“Con la tragedia che oggi è costata la vita a Carlo Morelli la città è stata colpita da un nuovo lutto, da un’altra morte sul lavoro che ci accomuna ad una famiglia straziata dal dolore che aveva in lui un riferimento forte e affettuoso.

La morte di Carlo Morelli impone a tutti, Istituzioni, Enti di controllo, Sindacati e Imprese di lavorare con la tempestività e l’energia necessarie rivedendo le regole del sistema di lavorazione al monte come al piano, secondo quanto concertato con il Presidente Enrico Rossi il 28 aprile scorso dopo le recenti tragedie in cava e con la Commissione d’inchiesta del Senato sugli infortuni sul lavoro. Non si può più permettere che il lavoro, che dovrebbe essere un diritto garantito, da esercitare tutelando l’incolumità dei lavoratori, continui a rappresentare un rischio così forte.

In presenza di fatti così drammatici, garantire condizioni di sicurezza più avanzate– ha affermato il sindaco Zubbani – deve essere una responsabilità collettiva che porti a rendere più sicuri i luoghi di lavoro secondo modalità certe che possano scongiurare ulteriori lutti a famiglie e comunità già fortemente provate da questa lunga serie di incidenti mortali”.

 

Carrara, 9 maggio 2016

Il Sindaco

Angelo Zubbani

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Morto in azienda marmo, Rossi: “Una carneficina. La Regione lavora un progetto speciale”

“Ancora un morto in un’azienda che lavora il marmo è una situazione insostenible, siamo di fronte ad una vera e propria carneficina”. Così il presidente della Regione Enrico Rossi reagisce alla motizia di un’altra vittima nel settore del marmo, a Massa. E annuncia, a breve, un progetto speciale della Regione, invitando le imprese ad una piena assunzione di responsabilità.

“Potenziamo i controlli, la prevenzione, la vigilanza e l’assistenza, che sono di competenza della Regione. Non faremo mancare nulla in termini di uomini e risorse. I controlli saranno davvero a tappeto, inflessibili, improntati al massimo del rigore. Ma nessuno deve dimenticare che le responsabilità della sicurezza, all’interno di un’azienda e in qualsiasi luogo lavoro, spettano primariamente al datore di lavoro, è lui che deve assicurarsi che i lavoratori svolgano la propria attività in condizioni di sicurezza e che vengano adotatti tutti i mezzi e le procedure perchè questa si realizzi effettivamente”.

“E’ questa assunzione di responsabilità, in definitiva, il segreto del successo nella battaglia contro le morti e gli incidenti sui luoghi di lavoro. Per questo – prosegue Rossi – stiamo lavorando ad un progetto speciale, simile a quello che stiamo sperimentando con successo a Prato, che prevede l’impiego di operatori incaricati di fare controlli capillari sui luoghi di lavoro”.