Il consigliere comunale Filippo Mirabella interviene sull’ennesimo episodio di cronaca “di strada” che sconforta i residenti di Avenza. «Vetri di bottiglie e vistose macchie di sangue sul pavimento dell’ingresso della stazione ferroviaria, il tutto completato da involucri di plastica sparsi ovunque, e per i quali non ci vuole una grande immaginazione per ipotizzare a cosa fossero necessari», denuncia Mirabella con tono preoccupato. Il fatto, secondo quanto riferito, sarebbe accaduto due giorni fa.
«Un regolamento di conti tra bande malavitose?», si chiede il consigliere, avanzando un’ipotesi inquietante. «Quanto accaduto è inaccettabile soprattutto per chi deve frequentare la stazione ferroviaria alle prime ore del mattino», prosegue, sottolineando come il luogo sia frequentato quotidianamente da pendolari, studenti e lavoratori.
Mirabella punta il dito contro il silenzio dell’Amministrazione Arrighi, accusata di disinteresse nei confronti di una situazione di degrado e microcriminalità che, a suo dire, è diventata ormai insostenibile. «I residenti si sentono costretti a cambiare le proprie abitudini perché Avenza è invasa da bande. Evitano determinate strade dopo il tramonto e rinunciano a momenti di svago, timorosi di imbattersi in situazioni pericolose».
Il consigliere riporta inoltre il crescente malcontento dei cittadini: «Non si contano più le denunce che arrivano al sottoscritto, privatamente e attraverso i social network. In tanti esprimono il loro disappunto verso l’Amministrazione Arrighi, disinteressata alle loro esigenze. Chiedo: per quanto tempo ancora dovremo tollerare questa situazione?».
La soluzione, secondo Mirabella, risiede in interventi concreti: «Eventi di quartiere, vigilanza attiva e progetti di recupero urbano possono contribuire a ripristinare dignità e fiducia. Chiedo: la sindaca Serena Arrighi ha una soluzione? Dovrebbe rispondere ai reiterati appelli andati a vuoto e trasformare le parole in azioni concrete».
L’appello finale del consigliere è chiaro e diretto: «Non è solo una questione di un’eccessiva percezione di insicurezza e degrado, come è stato detto da qualcuno. È tempo di agire, prima che si debba fare i conti col morto».
Un monito forte e una denuncia che apre, ancora una volta, la questione della sicurezza ad Avenza e del degrado della stazione ferroviaria, chiedendo risposte concrete e immediate da parte delle istituzioni.