Emergono nuovi dettagli dall’inchiesta dei Carabinieri che ha portato all’arresto e alla custodia cautelare ai domiciliari di tre giovani di Montignoso, tutti maggiorenni. Oltre a questi, altri tre ragazzi sono coinvolti: due maggiorenni, rimasti a piede libero poiché ritenuti meno responsabili, e un minorenne, per il quale gli atti sono stati trasferiti alla Procura del Tribunale dei Minori di Genova.

La PM titolare dell’inchiesta, Clarissa Berno, non ha ravvisato il reato di associazione a delinquere, descrivendo il gruppo più come una banda di giovani dediti a furti, danneggiamenti in scuole e sedi di partito, e, se provato, a maltrattamenti e uccisioni di animali, tra cui un cane, un gatto e un criceto.

Le accuse sono numerose, circa cinquanta capi d’imputazione, tra cui furto, violenza privata, ricettazione, danneggiamento, maltrattamento di animali, e altri reati. L’indagine, iniziata dopo il danneggiamento della sede del Partito Democratico di Montignoso a ottobre 2023, ha permesso di ricostruire una serie di illeciti commessi dal gruppo tra il 2022 e il 2023.

Gli arrestati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia, in attesa di poter esaminare a fondo gli atti dell’accusa. Nel frattempo, le difese stanno preparando indagini per valutare la fondatezza delle accuse. L’inchiesta, denominata “Bodrega,” ha preso il nome da un termine gergale usato dai giovani per descrivere le loro azioni.

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