IN CALCE IL DOCUMENTO INDICATO NEL TESTO
Le sottoscritte aziende di commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, beverage, no food ed attrezzature inviano il presente comunicato in risposta alle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Persiani.
Innanzitutto ci preme sottolineare che la nostra protesta non è stata in nessun modo strumentalizzata. Siamo imprenditori che tentano di difendere il proprio lavoro e quello delle decine di dipendenti che occupano, niente di più.
Inoltre vorremmo precisare che nessun reato è stato commesso, a meno che il dissenso e la libera manifestazione del pensiero, non siano diventati illeciti. La seduta del consiglio comunale si è svolta e la funzione pubblica è stata assolta.
Probabilmente siamo meno avvezzi rispetto a lei, caro sindaco, alle tribune politiche, del resto ci alziamo alle 4 di mattina e lavoriamo, spesso, fino a sera inoltrata, ma non creda che per noi sia stato un divertimento dover trascorrere la serata rivendicando i nostri diritti di fronte ad un Sindaco ed una maggioranza che addirittura ci ha negato il diritto di parola.
La protesta che lei, Sindaco, ha definito “una brutta pagina per la città”, infatti, si sarebbe risolta, se solo non ce lo avesse negato, nella lettura di un comunicato da parte di un nostro rappresentante in cui le chiedevamo di rivedere la sua posizione sulla variante oggetto di adozione.
La nostra protesta, nata dal suo rifiuto al dialogo, avrebbe dovuto aprirle gli occhi sulle legittime preoccupazioni nostre e dei nostri dipendenti e, invece, abbiamo letto, increduli, le sue dichiarazioni sulla maggioranza che “non si farà condizionare”, che “non cederà”, quasi come se in gioco ci fosse un trofeo e non decine di posti di lavoro di suoi concittadini.
Abbiamo poi letto, ancora più increduli, il suo richiamo al rispetto delle istituzioni, benchè di istituzionale, la scorso Consiglio Comunale, abbiamo visto ben poco!
Lei, caro Sindaco, ci ha accolto con fare beffardo, ridacchiando con chi le stava accanto.
Ci ha fotografato sin dal nostro ingresso in aula e poi, come già detto, ci ha negato la parola e si è sottratto al confronto.
Ha affrontato la discussione e la votazione della variante senza dire una sola parola ai tanti cittadini che le sedevano di fronte. Ritiene che tutto questo sia un comportamento istituzionale?
Per non parlare di quando, a fronte di fischi e rimostranze di disappunto, ci ha paragonati, del tutto inopportunamente, agli assalitori della sede del sindacato CGIL e cioè a persone che, a differenza nostra, hanno compiuto delitti, contro cose e persone.
Riguardo alla sua dichiarazione a difesa della libera concorrenza crediamo che sia tendenziosa e contrastante con l’atto di variazione adottato. Non siamo noi, infatti, ma è l’atto adottato dalla sua amministrazione che interviene in maniera illiberale sul mercato, variando le regole del gioco a vantaggio di uno soltanto, e cioè dandogli la possibilità di
mutare la destinazione di un’area privata, da industriale a commerciale. In altre parole, una Variante Ad Personam.
Contrariamente a quanto lei ha detto, noi siamo abituati a confrontarci sul campo della libera concorrenza e non abbiamo alcun timore di metterci in gioco ma ad armi pari. Non come pretende lei, caro sindaco, ad armi impari, nonostante oltretutto quelli con le armi spuntate siano, i suoi cittadini!
Se ci fosse stata una variante non ad personam, frutto di una pianificazione territoriale studiata e partecipata, nei giusti tempi e inerente un’area più vasta della nostra città e non un singolo terreno, noi stessi, come altri cittadini, avremmo manifestato il nostro interesse per nuove aree commerciali, ma così non è avvenuto.
Concludiamo, caro sindaco, allegando il comunicato che lei, molto poco democraticamente, ci ha impedito di leggere nell’aula X aprile.
ANGELONI PIETRO
ANGELONIVINI DI SALVATORE RIGANO
COPAC
DELMAR
DILAC TOSCANA
DITTA ALBERTI DI PALMIRO ALBERTI
F.LLI BONGIORNI
GF1
GROS F4 F.LLI PANCONI
KC SERVICE
LA MILANESINA
LUMA BEVANDE
MAGGI FRUTTA
MOIAL
MOSTI COMMERCIALE
MOTTINI CATERING
ORTO VERDE
PANCONI CATERING
PAPER ONE
RICCI DISTRIBUZIONE BEVANDE
SGM
ZANINI BASSANO
AL SINDACO DI MASSA AVV. FRANCESCO PERSIANI
ALLA GIUNTA COMUNALE
AL CONSIGLIO COMUNALE
Oggetto: OPPOSIZIONE A VARIANTE N. 6 AL REGOLAMENTO URBANISTICO FINALIZZATA
ALL’INTRODUZIONE DELLA FUNZIONE DI COMMERCIO ALL’INGROSSO NELL’AMBITO D’INTERVENTO
ACO.2.01 – EX DALMINE. ADOZIONE
Egregio Sig. Sindaco, Egregi Assessori ed Egregi Consiglieri Comunali, siamo qui questa sera per rappresentarvi i motivi per i quali crediamo che la proposta di variante oggetto di votazione non debba essere adottata e vi chiediamo di essere ascoltati, anche a nome dei circa 200 dipendenti oltre all’indotto che, ad oggi, occupiamo.
La variante in questione propone di modificare la destinazione urbanistica di un’area del nostro territorio, attualmente industriale produttiva, in commerciale. L’area, acquistata qualche anno fa da una società avente sede al di fuori della Regione Toscana, se modificata nella propria destinazione come richiesto, accoglierà uno degli stabilimenti della società proprietaria in cui verrà esercitata l’attività di commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, beverage, no food ed attrezzature.
Vogliamo premettere che non è nostra intenzione, perlomeno oggi e in questa sede, mettere in discussione la legittimità tecnica della variante in discussione ma è nostra volontà richiamare la vostra attenzione nonché quella dell’intera città sull’opportunità politica di consentire una simile operazione.
Alla luce della nostra esperienza lavorativa nonché di studi scientifici svolti da importanti associazioni di categoria italiane, infatti, emerge chiaramente già da molti anni che l’arrivo, in territori assimilabili al
nostro, di aziende di dimensioni assolutamente rilevanti come quella interessata all’adozione della variante, comporti, già di per sé, un colpo, potenzialmente mortale, alle piccole e medie imprese massesi, della
rovincia e delle zone limitrofe presenti sul territorio ed esercenti la medesima attività di commercio
all’ingrosso specializzato (alcuni studi certificano che per ogni nuovo posto di lavoro creato nella grande
distribuzione se ne perdono sei nei piccoli esercizi).
Affermiamo questo, Sig. Sindaco, non perché temiamo l’arrivo di un competitor o perché temiamo di dover lavorare di più e con minori ricavi ma perché l’arrivo di un “gigante” del settore, avente già numerosi punti vendita sparsi in tutto il nord del paese e che, in quanto a giro d’affari, è quasi assimilabile ad una multinazionale, in un territorio caratterizzato da un’economia locale depressa come il nostro, nonché saturo di imprese operanti nel settore alimentare, bevarage, no food ed attrezzature, non può avere come effetto quello di incentivare la concorrenza con le altre imprese – come abbiamo sentito dire da chi,
evidentemente, non ha molta conoscenza del settore – ma può soltanto distruggerle le altre imprese, non essendo attuabile un confronto commerciale paritetico, dato lo squilibrio in termini di potere di acquisto della materia prima che non è compensabile in alcun modo sul prezzo finale del prodotto, ma anche a fronte di una potenza finanziaria non paragonabile; in un mercato saturo di domanda riteniamo non conveniente l’aumento dell’offerta a discapito di quella già presente sul territorio.
Vogliamo permetterci di segnalare, infine, che anche dal punto di vista occupazionale, l’adozione della variante rischia di trasformarsi in uno specchietto per le allodole.
Se, infatti, da un lato, l’arrivo di un nuovo insediamento commerciale può comportare nell’immediato un accrescimento di posti di lavoro, nel periodo immediatamente successivo, a tale parziale accrescimento,
farà inevitabilmente seguito una repentina riduzione del numero degli occupati, dovuta alla contrazione del fatturato delle imprese già presenti nel territorio che non potendo competere, dovranno attuare inevitabilmente una politica aziendale di revisione e contenimento delle spese, tra cui anche quelle relative alla forza lavoro.
Infine vi chiediamo di essere ascoltati non solo in qualità di imprenditori ma anche di cittadini. Non può , infatti, non essere ricompreso nella valutazione politica che vi accingete ad operare che, a differenza della società interessata alla variante, avente proprietà e sede legale altrove, la quasi totalità degli imprenditori oggi qui presenti nonché dei dipendenti rappresentati, risiede a Massa ed è in questa città che vive, investe quotidianamente i guadagni della propria attività lavorativa, compie gli investimenti immobiliari, acquista nei negozi, frequentando i bar, locali e ristoranti, oltre a creare anche lavoro indotto affidando a commercialisti, avvocati, frigoristi, elettricisti etc. del territorio i lavori inerenti allo svolgimento delle nostre attività.
Concludiamo affermando che, in buona sostanza, quello che vogliamo concretamente prospettarvi è che se
questa variante sarà oggetto di adozione e successiva approvazione, ci aspetta un futuro in cui non sarà consentito sopravvivere a tutte le imprese qui oggi rappresentate ed è bene che ne prendiate pubblicamente coscienza perché incentivare l’arrivo sul nostro territorio dell’azienda richiedente la variante, addirittura consentendole di ottenere la trasformazione di un’area, da industriale a commerciale, mediante un atto politico adottato da parte del nostro stesso consiglio comunale cittadino, significa, Sig. Sindaco, adottare un’azione politica indirizzata in senso diametralmente opposto rispetto all’interesse del tessuto imprenditoriale e cittadino.
Massa, li 11 novembre 2023
ANGELONI PIETRO
ANGELONIVINI DI SALVATORE RIGANO
COPAC
DELMAR
DILAC TOSCANA
DITTA ALBERTI DI PALMIRO ALBERTI
F.LLI BONGIORNI
GF1
GROS F4 F.LLI PANCONI
KC SERVICE
LA MILANESINA
LUMA BEVANDE
MAGGI FRUTTA
MOIAL
MOSTI COMMERCIALE
MOTTINI CATERING
ORTO VERDE
PANCONI CATERING
PAPER ONE
RICCI DISTRIBUZIONE BEVANDE
SGM
ZANINI BASSANO