Terminate le ferie si presenta al lavoro e viene rispedito a casa, con tanto di blitz dei carabinieri. Protagonista della vicenda il geometra di Progetto Carrara che mercoledì scorso ha annunciato tramite il suo legale Claudio Lalli di aver fatto causa alla municipalizzata per mobbing. Il dipendente ha raccontato di essere stato vittima negli ultimi 5-6 anni di una progressiva e inesorabile riduzione delle proprie mansioni, sia in termini quantitativi che qualitativi. Un iter che in lessico legale è definito “dequalificazione” e rientra nei reati di mobbing. Di qui la richiesta di risarcimento alla spa di circa 500 mila euro, supportata da una perizia di uno psicopatologo forense che secondo l’avvocato Lalli avrebbe riscontrato sul geometra un danno permanente di natura psicologica.

Stamani il colpo di scena. Il lavoratore si è presentato al lavoro dopo una settimana di ferie ed è stato rispedito a casa, con tanto di richiesta di intervento dei carabinieri. Secondo l’avvocato Lalli si sarebbe trattato di una mossa «fuori dalle righe» perchè non solo il geometra non si sarebbe opposto alla richiesta di tornarsene a casa ma non avrebbe obiettato in alcun modo. «E’ un’assurdità. Finchè ne ho avuto la possibilità ho lavorato e l’ho fatto bene. Sono sempre stati contenti del mio lavoro e non capisco il perchè di questa aggressione e di tanta cattiveria» ha commentato il geometra che nel pomeriggio si è fatto visitare da uno specialista per verificare gli effetti di quanto accaduto in mattinata sul posto di lavoro. «Gli accertamenti sono ancora in corso ma se saranno rilevati aggravamenti sullo stato piscofisico del mio assistito, questa volta presenteremo denuncia in procura per lesioni e maltrattamenti» ha anticipato l’avvocato Lalli.

Il disguido di questa mattina sarebbe stato causato da un intoppo nella comunicazione tra azienda e dipendente. Lo scorso 4 febbraio Progetto Carrara aveva chiesto al geometra di fare due settimane consecutive di ferie. Il lavoratore aveva acconsentito per una sola chiedendo di posticipare la seconda. «L’azienda non ha risposto subito ma ha aspettato il 10 febbraio, data di uscita della notizia su alcune testate locali, per negargli il rinvio della seconda settimana e confermargli lo stiop consecutivo per 14 giorni. Il tutto tramite una lettera raccomandata che non è stata consegnata in tempo, come dimostra l’avviso di deposito. E così stamani il mio assistito si è presentato al lavoro» aggiunge l’avvocato Lalli. Insomma secondo il legale, Progetto Carrara dopo l’uscita della notizia della causa da 500 mila euro intentata dal geometra, avrebbe dichiarato guerra aperta al lavoratore, con tanto di chiamata ai carabinieri.