Quando hanno visto come l’ha ridotta i carabinieri sono andati a prenderlo e lo hanno arrestato senza se e senza ma. La ragazza, compagna da qualche anno del bruto, era ridotto male: trauma cranico commotivo e diversecostole fratturate. Il suo uomo, un marocchino di 31 anni, l’ha ridotta così dopo l’ennesima lite. E dopo non l’ha nemmeno soccorsa, se era per lui poteva anche rimanerci in terra. Invece lei, 25 anni, si è tarscinata fino al comodino, ha preso il cellulare e ha chiamato l’ambulanza. Medico e volontari quando l’hanno vista in quelle condizioni hanno chiesto l’intervento dell’Arma.
La vicenda era chiara, anche perché la giovane è già finita all’ospedale per percosse. Non solo da questo compagno, ma pure dal precedente. Anche lui nordafricano. I due uomini si erano affrontati a coltellate per lei e uno di loro per poco non ci ha rimesso la vita. Insomma una situazione familiare drammatica, anche perché c’è una bambina di mezzo. E stavolta la ragazza ha davvero rischiato grosso.
Il medico di turno al pronto soccorso, valutati i traumi alla testa, ha deciso di tenerla in osservazione una notte. Lei non riusciva quasi a parlare per le botte che aveva preso. Però quando le hanno chiesto chi era stato a ridurla in quello stato ha subito puntato il dito contro il suo compagno. Il trentunenne ha provato a negare le sue responsabilità quando si è trovato davanti la pattuglia, ma l’evidenza giocava contro di lui. Nell’appartamento della coppia c’erano ancora i segni della colluttazione. E così sono scattate le manette.
L’arresto è stato convalidato, ma il marocchino è stato messo ai domiciliari. Però la ragazza è tornata a casa dei genitori, con la sua bimba. L’ultima lite ha davvero messo in pericolo la vita di entrambe. Aveva già provato a lasciare quel fidanzato violento, ma quando sembrava essersi liberata dall’incubo lui era ritornato alla carica e aveva promesso che non avrebbe più alzato un dito contro di lei. Una promessa che ha disatteso dopo poche settimane di tregua. Fino all’esplosione di ira dell’altra sera finita con una corsa all’ospedale e un ricovero per un trauma commotivo. Nessun danno permanente, ma l’incubo sembra non voler lasciare questa giovane massese.
il tirreno