Sgomberata all’alba su ordinanza del sindaco di Cararra, Angelo Zubbani, la sala di rappresentanza del municipio dove l’Assemblea permanente stava attuando un presidio dall’8 novembre scorso dopo l’alluvione del 5 novembre. I presidianti si erano insediati in quella sala sia in segno di protesta nei confronti dell’amministrazione comunale chiedendo le dimissioni di sindaco e giunta e anche per organizzare iniziative a favore della città. Lo sgombero è stato eseguito alle 6 del mattino dalla polizia municipale. Tutto è avvenuto senza problemi. Sul posto per monitorare la situazione anche polizia e carabinieri.
Passaparola su Facebook e appuntamento sotto il Comune per definire le prossime mosse: il nostro impegno non finisce qui
E’ lo stesso Angelo Zubbani a ricostruire le tappe della vicenda: ” Giovedì 22 gennaio ho lanciato l’ultimo appello ai presidianti, chiedendo loro di lasciare la sala, sono rimasti e lunedì 26 ho firmato l’ordinanza di sgombero. L’operazione è avvenuta senza incidenti: la polizia municipale ha identificato sette persone che hanno lasciato il Comune senza opporre resistenza”. Il primo cittadino ci tiene a sottolineare che ” rimane in piedi un percorso già delineato, permane – aggiunge – la disponibilità al dialogo da parte dell’amministrazione anche per individuare una sede alternativa per l’assemblea, credo che l’apertura delle istituzioni, dei capigruppo consigliari e della politica sia stata massima nei confronti dei presidianti”.
Sulla sua pagina Facebook, l’assemblea permanente condanna quanto accaduto e usa toni duri: “Il sindaco e la Giunta hanno fatto la loro scelta – si legge – Hanno commesso un atto politicamente terroristico, approfittando delle prime ore del mattino”.
il tirreno