Dopo quella dei cimiteri, si aggiunge un’altra commissione di indagine all’interno del comune di Massa, questa volta si tratta della commissione di indagine per Massa Servizi. La proposta era arrivata in una delle ultime sedute di consiglio comunale dal PdL e oggi è stata accolta dal presidente del consiglio Marco Andreani, che ha inserito all’ultimo momento l’orine del giorno aggiuntivo, per la seduta di domani pomeriggio. Probabilmente verrà portato al primo punto e discusso immediatamente: ogni partito presenterà il suo consigliere di rappresentanza da inserire nella commissione e nel più breve tempo possibile inizieranno le “indagini” amministrative e politiche. Infatti il lavoro della commissione di indagine non è sostitutivo a quello della Magistratura, che pure sta indagando su Massa Servizi; alla commissione comunale il penale non interessa: l’obiettivo sarà trovare responsabilità politiche e amministrative, se ce ne sono state, sugli errori commessi negli anni da questa società, oggi mandata in liquidazione dal sindaco Pucci, ma ancora capace di creare danni e polemiche.  La commissione analizzerà tutti gli atti e i documenti prodotti da Massa Servizi dalla sua nascita e fino alla chiusura; cercherà di capire dove sono state le falle, dove si è sbagliato, cosa è successo quando si è costituita la società e quando è diventata anti-economica per la città; verranno rivisti gli atti con cui si sono affidati gli aggi e le competenze; si cercherà di individuare il momento in cui queste competenze si sono allargate e quando la situazione è sfuggita di mano. La decisione del presidente Andreani di accogliere la richiesta del PdL arriva anche a fronte degli eventi giudiziari che in queste settimane stanno riguardando ancora Massa servizi, nonostante sia stata pienamente sostituita da Master. La produzione di documentazione della commissione, questa volta, al contrario di come fu per i cimiteri, forse non sarà segreta: la commissione avrà infatti a che fare con atti amministrativi, molti dei quali anche pubblici, per cui la diffusione del resoconto investigativo potrebbe essere più facile e consentita.