Mancano oramai poche ore all’apertura dei seggi per le elezioni regionali e amministrative: si voterà domenica 28 marzo dalle 8 alle 22 e lunedì 29 dalle 7 alle 15. In Toscana oltre tre milioni di elettori saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente della Regione e i 55 nuovi consiglieri, dieci in meno della passata legislatura. In otto comuni si voterà anche per il rinnovo dei sindaci, tra questi il comune di Villafranca in Lunigiana.
Vediamo, dunque, come si vota: agli elettori sarà consegnata una sola scheda: a sinistra sono rappresentate le liste provinciali, a destra i candidati presidenti: si può esprimere un voto per il presidente e uno per la lista. In Toscana la legge elettorale regionale non prevede che si possano esprimere preferenze per i candidati consiglieri. Il voto ad una lista automaticamente si trasferisce anche al candidato presidente. Se invece un elettore indica solo il candidato presidente, la preferenza non andrà a nessuno dei partiti o dei movimenti che lo sostengono. E’ possibile anche votare il candidato presidente di uno schieramento e un partito di una diversa coalizione (il cosiddetto “voto disgiunto”). A contendersi la poltrona in consiglio regionale saranno 441 candidati per 55 posti. Più di 98 mila sono i Toscani all’estero che, per votare, dovranno tornare in Toscana. Sono previste agevolazioni economiche per il viaggio.
Per quanto riguarda, invece, i costi delle elezioni, la cifra si aggira sui 16 milioni di euro, mentre le persone al lavoro in questi tre giorni saranno quarantamila persone. E da quest’anno la tecnologia affiancherà la macchina elettorale: lunedì a partire dalle 15 sarà possibile seguire gli aggiornamenti sui social network – facebook, twitter o you tube – che forniranno in forma più leggera gli spogli elettorali. E’ possibile connettersi sugli indirizzi che vedete in sovrimpressione: http://www.facebook.com/toscananotizie; http://twitter.com/toscananotizie; http://www.youtube.com/toscananotizie.
Ricordiamo, infine, che gli elettori non possono entrare nelle cabine elettorali con telefoni cellulari o altri dispositivi in grado di fotografare o registrare immagini, pena l’arresto da tre a sei mesi e un’ammenda da 300 a 1.000 euro.