Si accendono i macchinari della ErreErre, società controllata da Cermec al 51% e dalla Delca spa, che entrerà definitivamente in funzione lunedì prossimo, con il suo nuovissimo impianto di bricchettaggio. La notizia è stata confermata dai vertici durante la visita del Presidente della Regione Claudio Martini, impegnato nella definizione delle grandi manovre sui rifiuti in tutta la Toscana. Al via mancherebbe ancora l’autorizzazione ufficiale della Provincia, ma pare sia solo un proforma, mentre tenere l’impianto chiuso ancora per molto, risulterebbe solo uno spreco di tempo, denaro ed energie, visto che le macchine sono tutte funzionanti e collaudate, a freddo, già da mesi; la ErreErre è pronta dunque per il collaudo ufficiale con i rifiuti: i primi saranno solo quelli provenienti dal Cermec, 60 mila tonnellate l’anno e solo successivamente l’impianto funzionerà a pieno regime con 150 mila tonnellate l’anno, con rifiuti provenienti anche da fuori zona. Martini è stato accompagnato all’interno dell’impianto che servirà a trasformare la parte secca dei rifiuti in mattoncini combustibili, i bricchetti,che finiranno poi nei forni dei cementifici o nei termovalorizzatori, con un potere calorifero che si avvicina a quello del carbone, sfiorando le 5500 calorie. L’impianto si presenta, per qualità, uno dei primi in Italia, utilizzando macchinari d’eccellenza, di brevetto americano, all’avanguardia in Europa. Il presidente della Regione ha confermato il motivo della sua presenza alla ErreErre: “Nessuna polemica con la ditta Costa Mauro_ ha dichiarato_ quella è tutta un’altra storia, una vertenza che si sta risolvendo nelle sedi appropriate; siamo qui invece per dare il nostro giudizio sulle nuove tecnologie che affronteranno nel presente il tema dei rifiuti; il problema dei nostri territori è spesso l’incuria sulla raccolta, sulla differenziata e sullo smaltimento. Sulla carta il possibile lavoro della ErreErre mi sembra positivo”. Nonostante le numerose rassicurazioni di eccellenza qualitativa e sicurezza ambientale, le polemiche sul nuovo impianto di bricchettaggio, sopratutto alla vigilia della sua apertura, non si placano: se l’obiettivo è smaltire il Cdr, sottolineano gli ambientalisti, bisognerà spiegare alla gente come mai i Comuni stanno allo stesso tempo cercando di potenziare la raccolta differenziata, che farà diminuire le quantità di “materia prima” destinate alla produzione di Cdr. Perchè realizzare un impianto che utilizza i rifiuti indifferenziati quando si cerca di eliminarli? A questa domanda più volte i vertici di ErreErre hanno risposto che l’impianto servirà a chiudere il ciclo dei rifiuti e a creare uno strumento sul territorio per lo smaltimento di rifiuti speciali industriali; servirà all’azzeramento dei costi di trasporto in altri impianti, come ad esempio quello di Gallicano e per scongiurare  la nascita di nuove discariche.

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