Fa discutere lo studio commissionato dal comune di Montignoso ad Arpat, e pronto a prendere il via in questi giorni, per capire e risolvere il problema degli odori in diverse zone del territorio, soprattutto nel periodo estivo, la cui causa principale, a detta degli esperti, sarebbe l’acqua stagnante e le particolari condizioni del Lago di Porta.

“Bisogna far chiarezza – interviene Andrea Cella consigliere comunale Lega – la puzza non è prerogativa del Lago di Porta, ma si avverte in tutta la zona di Renella, in parte nel comune di Pietrasanta ed alcuni giorni la si sente anche nella frazione di Cervaiolo”. Cella più volte si è occupato della questione e, alcuni mesi fa, aveva diffuso alcuni dati anche relativi a Coimpre, la zona industriale di Montignoso, sotto accusa da molti cittadini.  “Bisognerebbe non dimenticarsi di verifiche rigide sulle terre e di scarichi delle condutture delle acque bianche o nei canali della zona, sull’Aurelia, che finiscono nei fossi Fiorentina e San Ginese – dice il consigliere di opposizione – per porre fine alle polemiche, sarebbe molto semplice analizzare quelle terre e quelle acque, ma non sembra che l’amministrazione ne abbia fatto menzione nella sua conferenza stampa.

Eppure la mappatura degli scarichi dell’area in possesso all’amministrazione non corrisponde a quanto rilevato nel 2017 da Polizia municipale, Gaia, Italspurgo e Arpat, che sono intervenuti ed hanno elevato alcune sanzioni nei confronti delle ditte della zona”. Da qui l’invito di Cella a sindaco, assessori e consiglieri “ad avere un atteggiamento teso non a trovare un capro espiatorio, ma a fare chiarezza perché i residenti sono costretti a fare i conti con aria irrespirabile”. Infine, Cella ricorda che questo studio sarebbe dovuto partire a novembre dello scorso anno e terminare a maggio e, come già dichiarato dal consigliere grillino Paolo Lenzetti, conferma: “nemmeno la commissione comunale sull’Ambiente si è mai riunita, dimostrando quanto sia scarsa l’attenzione sull’argomento”.