Sulla stampa di questi giorni abbiamo letto di un grande attivismo, da parte di alcuni esponenti del Partito Democratico, sulla questione “Marmo”.
Questo, in linea di massima, non ci fa che piacere.
Per noi Repubblicani, da sempre, il marmo è una vera risorsa economica del territorio che, assieme al turismo, merita tutte le attenzioni del caso. Tali attenzioni, ovviamente, devono parimenti riguardare le forme della coltivazione degli agri marmiferi, la tutela dell’ambiente e la salvaguardia dei lavoratori. Non ultima, certamente, è poi la ricaduta economica che la disponibilità di questo bene pregiato e non rinnovabile deve portare al territorio.
La domanda che ci siamo posti però è questa: perché mai, dei parlamentari nazionali e regionali hanno sentito l’esigenza di portare sul nostro territorio l’ex ministro Lotti (proprio quello che fece ricorso contro la Regione Toscana, la quale all’epoca voleva mettere in discussione la proprietà delle cave) per contrastare un altro tentativo della stessa Regione di portare più chiarezza in un settore, per molti aspetti, assai opaco e controverso?
Quello che, francamente, ci preoccupa, non è tanto il fatto che un partito di maggioranza relativa dell’opposizione locale, che governa la Regione Toscana, si mobiliti per contrastare una legge regionale proposta dalla Giunta Regionale sostenuta dallo stesso PD, ma il modo e le circostanze nelle quali la venuta dell’ex ministro e l’incontro stesso si sono, di fatto, realizzati.
Viene allora spontaneo domandarci se l’azione svolta da questi eletti sia stata condivisa e concordata con il partito locale.
E ancora: per quale ragione non si è avvertita l’esigenza di condividere la decisione di promuovere e partecipare a questo incontro, che verte su un tema sensibile come il marmo (che ci riguarda tutti), all’interno di un percorso politico nel quale potesse manifestarsi il contributo di quei soggetti che hanno condiviso, per anni, la stessa alleanza politica ?
Noi Repubblicani rimaniamo convinti, come abbiamo più volte affermato nel tempo, che il marmo e la sua coltivazione costituiscono risorse importante dell’economia locale e che quindi, come tale, devono essere tutelate sotto ogni aspetto.
Dunque, nessuna caccia alle streghe, per quanto ci riguarda!
Ci piacerebbe però conoscere la strategia e l’obiettivo del PD locale su questo fondamentale e delicato argomento.
Ci stiamo ancora interrogando sulle responsabilità che abbiamo avuto nel governare il nostro territorio negli ultimi anni e sul fallimento politico che abbiamo incassato con le ultime elezioni. Ebbene: secondo noi è giunto il momento di fare chiarezza su quello che il centro sinistra vuole e su come intende realizzarlo.
Non entriamo del caso specifico della legge, perché altre sono le sedi nelle quali si devono affrontare le questioni relative, ma certamente si dovrà aprire una serrata discussione sul metodo e sulla forma con cui si intende portare avanti i rapporti politici sul nostro territorio!
Questo, per non commettere nuovamente gli stessi errori di gestione politica; errori che possano (come è già purtroppo successo) spalancare nuovamente la strada a governi radicalmente contrari al nostro modo di pensare la politica e di governare.
Il Consiglio Direttivo della
Sezione Giuseppe Mazzini di Massa
del P.R.I.