“Amministrare Massa” da lista civica, quella che ha sostenuto il sindaco Francesco Persiani alle amministrative dello scorso giugno, si avvia verso la costituzione di un movimento politico di cui faranno parte i sei consiglieri comunali Antonio Cofrancesco, Matteo Bertucci, Sara Tognini, Pier Giuseppe Cagetti, Roberto Acerbo, Lucia Bongiorni, ma aperto a tutti coloro che vorranno dare un contributo al programma amministrativo del centrodestra. Proprio i consiglieri della lista Persiani hanno presentato il nuovo percorso di fronte a molti della maggioranza: gli assessori Guido Mottini, Marco Guidi, Andrea Cella, Amelia Zanti, il capo di Gabinetto Daniele Pepe, il presidente del consiglio comunale Stefano Benedetti e i consiglieri di Forza Italia, gli amministratori delle partecipate Lorenzo Porzano, Corrado Panesi, Stefano Borzoni. A fare gli onori di casa il sindaco che ha definito il movimento un «laboratorio, un’occasione per far sì che ciò che era un embrione, cioè la lista civica, assuma una forma più sostanziale. Non vogliamo fare teoremi sui grandi valori né lanciare slogan – ha detto ai presenti – siamo qui per dire che chi crede nel percorso di questa amministrazione dia un contributo per aiutarci a trovare le soluzioni ai troppi problemi che ci sono stati lasciati». «Amministrare Massa è stata la lista civica che ci ha portato alla vittoria – ha ricordato Cofrancesco – ed ora noi siamo qui per ascoltare la voce del cittadino; l’amministrazione sta lavorando sodo per sistemare le lacune di chi ci ha preceduto, ma con senso del dovere sta portando avanti il suo progetto per cambiare la città».

L’incontro per il nuovo movimento politico Amministrare Massa è stato occasione per il sindaco persiani per annunciare alcuni cambiamenti importanti che l’amministrazione sta portando avanti. Ieri l’assemblea dell’Autorità idrica Toscana ha approvato una mozione contro il gestore unico regionale; «cinque delle sei conferenze zonali si sono dichiarate contrarie alla legge – ha riferito Persiani – una seconda mozione prevede che il gestore dovrà essere interamente pubblico perché fino ad oggi chi ha gestito l’acqua l’ha fatto sulle spalle dei cittadini».   L’idea è quella di tornare ad una gestione in house, «ma per farlo – ha spiegato il sindaco – ci viene chiesto che l’azienda sia economicamente sostenibile». E poi il delicato tema delle attività estrattive. Persiani è stato chiaro: «l’amministrazione spingerà per una coltivazione in galleria per la massima salvaguardia dei luoghi, ma nel rispetto della sicurezza, dell’ambiente e dei regolamenti dobbiamo difendere anche l’attività che dà ricchezza al territorio». Proprio in quest’ottica sono state riviste le tariffe del marmo ed è stato predisposto il Regolamento degli agri marmiferi che presto passerà in giunta e poi in Consiglio comunale.