L’obbiettivo è partire ad aprile e rodare la macchina per tutti i mesi estivi. Perfezionare il sistema di raccolta, verificare le modalità di funzionamento in centro storico, potenziare i servizi Asmiu, agire – e qui sta la forse la sfida più grande – sui comportamenti dei cittadini. Su chi, fino ad ora, era abituato a scendere le scale con il sacchetto in mano la mattina presto o la sera tardi e adesso dovrà invece consegnare quel sacchetto in giorni, luoghi e orari prestabiliti. È l’effetto raccolta “porta a porta”. Linea di mandato, oggetto dell’accordo in sede di allargamento della giunta, è da sempre un obbiettivo dell’amministrazione Volpi. Obbiettivo che adesso – parola di Palazzo civico – si concretizza.
I tempi dell’operazione. Il prossimo passo l’amministrazione deve compierlo in consiglio comunale. Nelle sedute del 17 e 18 marzo l’assise dovranno, infatti, dare il via libera a due atti. Non una formalità perché quei due documenti sono indispensabili per un nuovo step: i consiglieri dovranno dire sì – sempre che le cose non vadano diversamente – all’atto con cui si formalizzano nuove assunzioni in Asmiu (4 0 6) e a quello con cui si cambia il contratto di servizio che appunto lega Asmiu e Comuni e si istituzionalizza la raccolta porta a porta. A quel passo, seguirà la definizione dei dettagli da parte della municipalizzata e ad aprile, maggio al più tardi, si compirà la rivoluzione rifiuti.

Costi e voci a bilancio. I soldi a bilancio – parola di Giovanni Rutili, con delega alle finanze – già ci sono: 400.000 euro (sui 15 milioni di spesa complessiva per raccolta e smaltimento dei rifiuti). Quei 400.000 euro – spiega Palazzo civico in una nota – non graveranno sulle tasche dei cittadini, ma sono frutto di un risparmio garantito dalla stessa partita rifiuti. Il tesoretto è, infatti, figlio di Cermec: l’azienda è riuscita a rispettare i parametri indicati dal concordato e ha trattato più rifiuti del previsto (sono stati conferiti anche dalla Lunigiana e dalla Liguria). Maggior apporto di rifiuti ha significato un utile. E l’utile ha comportato una riduzione dei costi per lo smaltimento a tonnellata. Insomna, il Comune ha dovuto tirar fuori meno soldi e quello che ha risparmiato lo ha stornato su Asmiu, finalizzato al porta a porta.
Ecco come funzionerà. Alla rivoluzione sono interessati 15.000 cittadini. Le utenze domestiche sono 5.000, quelle commerciali 400. Il porta a porta sbarcherà, questa primavera, in centro storico per estendersi poi nella aree cittadine a più alta densità abitativa: viale Roma, via Croce, viale Stazione, via Carducci. Insomma, in tutte le zone con palazzi e condomìni.

Per il centro storico sarà una bella boccata d’ossigeno. Da quelle parti, in piena Ztl, non ci sono più neppure i cassonetti e i residenti, per gettare la spazzatura, sono costretti a farsi una bella camminata. In ogni caso, l’amministrazione valuta un’ estensione ulteriore del servizio nei prossimi due anni fino alla Marina. In centro storico – questa è un’ipotesi al vaglio- potrebbe entrare in vigore il porta a porta assistito: in giorni prestabiliti arriva l’operatore, sistema i cassonetti e raccoglie i rifiuti all’ora fissata. Asmiu fornirà, invece, ai condomìni appositi cassonetti distinti per colore e sceglierà, per i palazzi senza cortile, le aree in cui collocarli.
Il punto del Comune. Per l’amministrazione è un successo: in una nota il Comune spiega che il cammino, anche per la normativa in mutamento e l’arrivo del gestore unico, non è stato facile, ma sottolinea di aver evidenziato, sin dalle linee di mandato, la necessità di «migliorare il servizio prevedendo agevolazioni per favorire le buone pratiche, come l’incentivo per chi effettua compostaggio domestico e sgravi fiscali per chi porta gli ingombranti in ricicleria».

Per Uilian Berti, vicesindaco con delega all’ambiente, è un «obbiettivo raggiunto, nel rispetto delle linee di mandato e degli accordi presi in sede di allargamento della giunta. Oltre che – precisa – per la qualità di vita in città».

 

il tirreno