Le porte sono state sfondate, solo metaforicamente, la sera della Befana e da allora una cinquantina di persone è incessantemente al lavoro per ripulire, arredare e rendere accogliente un locale abbandonato almeno dalla metà degli anni ’80. Via Apuana, prima periferia di Carrara. A poche centinaia di metri dal parco della Padula, il collettivo “Foc al Foc” ha occupato l’immobile che sorge al civico 22 della strada. Si tratta di un gruppo che gravita nell’orbita del movimento anarchico carrarese, composto da una cinquantina di persone. Avevano bisogno di una  sede e dopo una fitta ricerca tra i tanti spazi abbandonati della nostra città hanno puntato su questo locale. Si tratta di uno spazio enorme, posto su più piani, adiacente a un laboratorio di marmo: in disuso da ormai trent’anni l’immobile risulterebbe essere di proprietà dell’Agenzia Sviluppo Industriale. In una decina di giorni il salone a pian terreno è stato completamente ripulito e per avere un’idea delle condizioni in cui versava basta affacciarsi nella segheria adiacente, dove è stato accatastato il materiale trovato nel locale. C’è di tutto. Vecchie attrezzature sanitarie, con barelle e carrelli utilizzati chissà quanto tempo fa negli ospedali. Ci sono anche riviste e libri. E perfino i volantini elettorali di un ex candidato a sindaco, mai eletto. Per rimuovere tutto c’è voluto davvero tanto lavoro ma ora il locale è libero ed è pronto ad essere trasformato in un centro sociale. Sì perché l’intenzione del collettivo “Foc al foc” è quella di utilizzare questo immenso spazio per incontri, dibattiti, proiezioni, rappresentazioni teatrali e per organizzare tutte quelle attività che oggi a Carrara non hanno patria. L’apertura ufficiale, perché di inaugurazione in questi casi non si può certo parlare, è fissata per domani alle 16: c’è anche un volantino che proprio in queste ore viene distribuito in città. Durante l’iniziativa si terrà una raccolta fondi, la presentazione di una mostra fotografica e una festa che il collettivo ha voluto espressamente dedicare al 48enne che si è tolto la vita  martedì, lanciandosi dal ponte della Pulcinacchia a Torano.