comune massa
 

Il 2015 è un anno di transizione verso l’armonizzazione contabile. Si tratta di un diverso modo di concepire il bilancio dei comuni che ha due obiettivi di fondo: maggior comprensibilità e gestione più prudenziale delle entrate. In concreto sarà più semplice comprendere i bilanci degli enti locali ma la capacità di spesa subisce inizialmente una compressione notevole a causa del fondo svalutazione crediti che peserà per 3,28 mil di euro (contro il milione del 2014 e i 251.000 euro del 2013).

 Le priorità di spesa. Sociale, ambiente e servizi per la città.

Mantenere gli stanziamenti per anziani, disabili e senza tetto, incrementare quelli per i percorsi di inclusione, in modo da favorire l’uscita dalle situazioni di disagio, con risorse complessive per 4,5 milioni di euro è una prima risposta seria ai problemi del sociale.

Nel settore ambiente alcune novità con fondi per accertamenti e verifiche sulle aree delle discariche e per sensibilizzazione sul tema delle antenne, inoltre tornano i contributi ai privati per lo smaltimento amianto.

Il piano investimenti ha due obiettivi: da un lato, coerentemente a quanto accaduto negli ultimi anni, favorire la manutenzione straordinaria con circa 400.000 euro per le strade, oltre 300.000 alla voce per patrimonio comunale e, novità del 2015, abbattimento delle barriere architettoniche. Una cura particolare sarà riservata ai cimiteri (parliamo di 365.000 euro) con due aree: di intervento sistemazione cimitero di Forno e interventi di riqualificazione su Turano, Mirteto e cimiteri frazionali.

Infine due milioni per il palazzetto dello sport. Con il necessario inserimento della variante Esselunga nell’iter del regolamento urbanistico, mantenere i due interventi uniti avrebbe rischiato di far ritardare di un anno la realizzazione del palazzetto. Un’infrastruttura di cui, invece, la città ha bisogno urgente. Così l’amministrazione ha ritenuto di accelerare con uno sforzo economico vero per trovare le risorse necessarie da subito.

 

Le scelte di politica fiscale. Progressività, premialità per le famiglie numerose, contributo maggiore per i concessionari di beni pubblici.

In coerenza alle linee di mandato, è stata deliberata la riforma delle aliquote irpef sulla base degli scaglioni di reddito. Una rivoluzione vera che, a saldi invariati, porterà una riduzione del carico fiscale di mezzo punto alle categorie maggiormente disagiate e un alleggerimento fino a 55.000 euro di reddito.

 

Patrimoniale. Stessa aliquota (2,9) ma scende la tasi per le famiglie con i figli a carico: la detrazione di 30 euro sarà estesa alle abitazioni con rendita catastale fino a 1200 euro (contro i 700 del 2014) per dare sostegno concreto ai costi legati alla crescita dei figli. Inoltre scende l’imu per i concordati tra parenti di primo grado in linea diretta (classico caso di padre che mette a disposizione del figlio la casa): in due anni è diminuita di 10 punti da 0,90 a 0,80. Queste manovre sono state finanziate con un riallineamento delle aliquote ordinaria (da 0,98 a 1) e dei canoni concordati (a 0,80) mentre resta la penalizzazione con aliquota complessi a 1,1 (1,06 imu + 0,4 tasi) per gli immobili a disposizione. Questo nell’ottica di favorire le locazioni di immobili commerciali, residenziali e industriali. Confermata aliquota massima a prescindere per istituti di credito ed assicurazioni.

 

Per quanto riguarda i concessionari, grazie ad una miglior valorizzazione delle spiagge comunali il gettito da canoni è passato da 59.000 euro del 2013 a 230.000 nel 2015. Alla luce della crescita del settore lapideo è stata rivista al rialzo anche la tassa marmi con un incremento previsto di circa 200.000 euro.

 

Una nota a parte merita la previsione sugli incassi da parcheggi. Come anticipato il piano della sosta è a saldo 0 visto che il modesto aumento di gettito previsto (circa 100.000 euro) servirà a coprire l’incremento di costo dei parchimetri (+65.000) e delle strisce blu.

 

Il bilancio di previsione è specchio delle scelte di fondo di un’amministrazione. Le nostre vanno verso uno sviluppo che deve consentire la normalizzazione della città in termini di infrastrutture, servizi, coesione sociale, sicurezza e qualità dell’ambiente.

Solo con questo tipo di risposte sarà possibile cogliere le opportunità di ripresa in settori come turismo, manifatturiero e commercio, fondamentali per il rilancio dell’occupazione.

Amministrazione Comunale di Massa