aeroporto-pisa“La posizione del sindaco di Massa rispetto alla vendita delle quote di SAT detenute dal Comune è sconcertante: vendere il pacchetto di azioni SAT per trecentomila euro significa svendere se stessi per un piatto di lenticchie mentre a livello regionale si gioca una battaglia fondamentale per il futuro del sistema aeroportuale toscano e di tutta l’area metropolitana costiera”.

E’ critica la deputata di SEL Martina Nardi dopo l’annuncio da parte del sindaco di Massa, Alessandro Volpi, di voler procedere alla vendita dello 0,23% delle quote di SAT detenute dal comune apuano, a pochi giorni dall’appello che la stessa Nardi aveva rivolto ai primi cittadini del territorio affinché facessero fronte comune con il sindaco di Pisa contro la privatizzazione del Galilei.

“In questa fase anche la piccola percentuale di quote detenute da Massa rappresenta una posta di fondamentale importanza per l’OPA lanciata da Corporation America e che la Regione ha incredibilmente voluto assecondare – dice ancora la deputata – Per questo la posizione di Volpi desta grande preoccupazione. Le implicazioni sono enormi e vanno ben al di là dei trecentomila euro, sufficienti appena per qualche marginale intervento di manutenzione, che il sindaco sostiene di ricavare da questa operazione. In gioco c’è la credibilità della politica e l’esito di una battaglia dalla quale dipende lo sviluppo del nostro territorio”.

“Corporacion America ha manifestato in maniera chiara l’intenzione di ridimensionare l’aeroporto di Pisa, a scapito del nostro territorio per il quale rappresenta una porta d’accesso ed una grande occasione di sviluppo – dice ancora Nardi – Per questo, nel momento in cui il Presidente Rossi sceglie, contro ogni logica, di avallare questa operazione è importante che da parte dei Comuni ci sia una risposta univoca e compatta e che tutti i soci pubblici di SAT facciano fronte comune con Pisa contro la privatizzazione”.

“Rinunciare a questa battaglia, come ha fatto intendere di voler fare il sindaco Volpi,giustificandosi con i limitati benefici economici che ne deriverebbero, non significa, come ha detto,fare il sindaco. Significa piuttosto rinunciare alla politica, rinunciare a prendere una posizione, rinunciare al ruolo che un primo cittadino deve rivestire per la propria comunità”.