scuola elementareRegione Toscana e Uncem, in collaborazione con il MIUR-Ufficio Scolastico Regionale e  gli Enti locali hanno avviato oggi un percorso di sperimentazione in una ventina di Comuni montani per innovare le scuole, metterle in rete e quindi consolidarle.

Si tratta di risorse aggiuntive rispetto al bando scuola 2.0 che provengono dal fondo regionale per la montagna e che vedrà estendere tale percorso sperimentale progressivamente verso tutte le scuole montane della Toscana. È quanto è emerso oggi in una riunione svoltasi presso Uncem Toscana a cui hanno partecipato, fisicamente e in videoconferenza, Sindaci, scuole, Regione e ufficio scolastico regionale per l’applicazione anche nelle aree montane toscane di linee di sviluppo dell’innovazione per la scuola digitale.

Un’opportunità significativa per il mantenimento del presidio scuola nelle aree di montagna, nelle isole e comunque nelle zone disagiate del territorio regionale assicurando nello stesso tempo un adeguato livello dell’offerta formativa ed anzi sperimentando attività di eccellenza.

“L’unico modo per poter garantire la presenza delle scuole nei piccoli comuni montani è l’innovazione” – ha commentato il Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani – che poi aggiunge “si è avviata oggi la sperimentazione con un primo gruppo di Istituti Comprensivi e con i Sindaci dei relativi Comuni, i quali hanno manifestato grande interesse e soprattutto disponibilità a lavorare insieme verso questo ulteriore percorso che vedrà risorse ad hoc dal fondo regionale per la montagna. Si tratta di risorse finanziarie e non solo – continua Giurlani – perché l’innovazione che porteremo in queste scuole di montagna è anche metodologica, per una didattica con standard di qualità elevati”.

Un Protocollo di Intesa sancirà la nascita di veri e propri Centri Scolastici Digitali Toscani.

“L’obiettivo di questo protocollo d’intesa  – ha detto il vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti – è la creazione dei Centri Scolastici Digitali Toscani per potenziare la qualità dell’offerta didattica dei plessi scolatici più piccoli. Queste piccole scuole diventeranno centri di innovazione scolastica grazie all’introduzione delle nuove tecnologie ma soprattutto attraverso un progetto di innovazione didattica. Per far diventare 2.0 la scuola non bastano gli strumenti. E’ per questo che, accanto alla fornitura di lavagne digitali e tablet, nei Centri Scolatici Digitali Toscani è prevista una formazione ad hoc per i docenti”.