Centinaia di bandiere della CIGL hanno invaso questa mattina l’Aurelia. Partenza da Eaton arrivo a piazza Mercurio; un corteo di lavoratori e studenti per manifestare, contro le scelte del governo centrale, uniti sotto lo slogan “Cambiare si può”.  Oltre 3500 presenze secondo gli organizzatori che hanno sfilato compostamente verso piazza Mercurio dove si è svolto un breve comizio finale tenuto dal segretario nazionale della CIGL Fabrizio Solari.  Il governo nega la crisi e promette che nessuno “verrà lasciato indietro”; denuncia il segretario CIGL Paolo Gozzani,  intanto però cresce la disoccupazione, si licenziano i precari della scuola e della pubblica amministrazione, si moltiplicano le vertenze sull’occupazione e le risposte continuano a non essere date.  Per questo lo sciopero, visto come un’occasione per rivendicare il diritto al lavoro. Un corteo molto partecipato che ha visto in prima fila anche il sindaco di Massa Roberto Pucci e l’assessore alle politche sociali Raffaele Parrini. Presenti anche altri esponenti dell’amministrazione comunale come il vicesindaco Martina Nardi.  Ad aprire il comizio in piazza Mercurio è stata Patrizia Bernieri  segretaria della provincia di Massa Carrara della CIGL. Da qui la parola è passata a Fabrizio Solari che ha evidenziato i problemi dei lavoratori e avanzato richieste nei confronti governo. La prima richiesta della CGIL al Governo, a Confindustria e a tutte le imprese è fermare i licenziamenti. E’ necessario garantire la prosecuzione della Cassa integrazione in deroga, raddoppiare la durata dell’indennità di disoccupazione  e prevedere gli ammortizzatori sociali per i precari. Prioritario, ha detto ancora il segretario nazionale della CIGL Solari, affrontare le vertenze impedire la chiusura delle aziende, definire strumenti di politica industriale, avviare subito un piano per la ricerca e un piano per il Mezzogiorno. Una risposta immediata della CGIL è una prima restituzione di 500 euro per il 2010 di quanto già lavoratori e pensionati hanno pagato in più. E’ necessario, ha detto a conclusione il segretario nazionale, costruire un futuro per il Paese attraverso politiche di accoglienza e lotta alle nuove schiavitù.