Il Comitato “No Variante Aurelia” ha ufficializzato la presentazione del ricorso al TAR Toscana per chiedere l’annullamento del provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) relativo al primo lotto della variante. Un’azione giudiziaria che ha già visto un primo riscontro positivo: il Tribunale regionale ha accolto l’istanza, aprendo così un nuovo fronte di dibattito sul futuro dell’infrastruttura.
«Come cittadini – afferma il comitato – abbiamo purtroppo dovuto affrontare questa importante spesa legale per tutelare l’interesse pubblico e difendere il nostro territorio. Lo abbiamo fatto ispirandoci ai principi contenuti nella legge regionale toscana, che invita a garantire uno sviluppo sostenibile, evitare il nuovo consumo di suolo e valorizzare il patrimonio territoriale come bene comune. Un appello inascoltato da chi, oggi, continua a raccontare la favola della variante Aurelia come soluzione a traffico, sicurezza e inquinamento».
Secondo il Comitato, la realtà sarebbe ben diversa: «Il primo lotto della variante sposterà semplicemente il traffico da Turano a via Carducci, senza alcuna riduzione dei volumi di circolazione. A farne le spese saranno i cittadini: più traffico, più mezzi pesanti, più smog e più rumore. E tutto questo – denunciano – senza barriere di protezione, nemmeno in prossimità dell’Ospedale delle Apuane, della nuova Casa di Comunità e di strutture sensibili».
Lamentele e preoccupazioni arrivano anche dai residenti di via Carducci, che si sentono abbandonati dalle istituzioni. «Molti si stupiscono che gli amministratori non si rendano conto che via Carducci è una parte centrale della città, densamente popolata e ricca di servizi essenziali. Trattarla come una tangenziale è inaccettabile».
Ma le criticità segnalate non si fermano qui. «Riceviamo continue segnalazioni su problemi ambientali e di sicurezza – spiega ancora il comitato – come quella proveniente da via 6 Ponti, dove un tombino idraulico, teoricamente destinato a drenare le acque piovane, è da anni soffocato dall’erba mai tagliata. La strada si allaga a ogni pioggia, altro che mitigazione del rischio idraulico».
Infine, l’appello: «Siamo disponibili per chiarimenti, per ricevere suggerimenti, e anche per un aiuto economico, necessario a sostenere il ricorso. Chi vuole contattarci può scrivere a novarianteaurelia@gmail.com indicando il proprio numero di telefono. La nostra battaglia continua, per un territorio più vivibile e per un futuro sostenibile».