Prendo atto delle critiche mosse dal consigliere Ivo Zaccagna che si unisce a quelle dalle rappresentanze sindacali, ma ritengo necessario respingere con fermezza le accuse rivolte a questa amministrazione. Fin dal mio insediamento, ho sempre mantenuto un approccio di apertura e dialogo con tutte le parti sociali, compresi i sindacati.

È falso e pretestuoso affermare che abbiamo sistematicamente ignorato richieste di confronto: abbiamo promosso e partecipato a numerosi tavoli di concertazione su diverse tematiche, ma il dialogo richiede disponibilità da entrambe le parti e non può trasformarsi solo in un veto alle decisioni strategiche per il territorio.

Per quanto riguarda le esternazioni dei tre segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, che accusano l’Amministrazione di scambiare e confondere la concertazione con l’informazione, tale affermazione non corrisponde al vero.

Mi permetto di far notare che ultimamente vi è anche stato un confronto sindacale avente ad oggetto il tema del lapideo, che ha rappresentato un momento di dialogo non obbligatorio, ma esemplificativo della nostra volontà di ascoltare il punto di vista delle parti sociali. Questo non significa accettare in blocco tutte le opinioni provenienti dal mondo sindacale, ma significa dare loro importanza e rispetto, cercando alla fine del percorso di trovare soluzioni costruttive per la città che possano contemperare tutti gli interessi in gioco.

Vorrei anche rimarcare che da mesi stavamo lavorando alla stipula del primo accordo territoriale di contrattazione sociale, che metteva l’accento su diversi punti strategici come quello di un possibile aumento delle esenzioni Tari in base alla fascia di Isee, un controllo della corretta applicazione dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro per le imprese che lavorassero con appalti pubblici, politiche di genere, sicurezza nei luoghi di lavoro, disabilità, bonifiche e molti altri temi importanti. Fermare questo importante lavoro significherebbe innanzitutto vanificare il lavoro di mesi, ma altresì dare un brutto segnale ai cittadini, specie quelli che avrebbero potuto giovare degli impegni presi in quel protocollo. In quel documento oltretutto si ponevano le basi per delle relazioni sindacali più profonde e significative, quindi a maggior ragione ritengo che quel percorso andrebbe portato avanti per modellare un processo partecipativo certamente rispettoso dei ruoli ma anche unitario nel modus operandi.

Per quanto riguarda la Variante Sogegross, mi preme sottolineare che la decisione è stata frutto di un lungo iter amministrativo e di una valutazione approfondita delle esigenze economiche e occupazionali della nostra comunità. È un progetto che mira a favorire lo sviluppo e a creare nuove opportunità di lavoro, rispettando le normative vigenti e rispondendo a una domanda di crescita che non possiamo ignorare. Capisco che ci possano essere divergenze di opinioni, ma questo non significa che non ci sia stata pianificazione o ascolto. Al contrario, abbiamo considerato attentamente tutte le osservazioni, valutandole nel contesto di un piano complessivo per il futuro della città.

Sulla questione di Casa Ascoli, mi dispiace constatare che il consigliere Zaccagna continui a diffondere un’immagine distorta della realtà. La crisi delle cooperative e le difficoltà di Casa Ascoli sono il risultato di scelte complesse e non semplicemente attribuibili all’amministrazione comunale. Abbiamo lavorato con determinazione per cercare soluzioni che tutelino i lavoratori, dialogando con le aziende, con le banche e monitorando la situazione costantemente. Le accuse di indifferenza sono infondate e denotano una scarsa comprensione del lavoro svolto dietro le quinte per gestire situazioni delicate e proteggere il più possibile i diritti dei dipendenti. In ogni caso sono a conoscenza del fatto che il CdA ha, in questo periodo, interloquito con le categorie sindacali.

Quanto al possibile aumento dell’addizionale IRPEF, tengo a precisare che non si tratta di una decisione presa, ma di valutazioni in corso, in ogni caso si tratterebbe di una misura che potrebbe essere necessaria per garantire servizi essenziali a tutti i cittadini, in un contesto economico nazionale che è estremamente difficile. Il fatto stesso di aver condiviso con le OO.SS. di questa possibilità attesta il fatto che sono sempre disponibile a discutere alternative concrete e praticabili e comunque a condividere le azioni che l’Amministrazione Comunale sta analizzando.

Infine, respingo al mittente l’accusa di voler trasformare il Consiglio comunale in un organo di mera ratifica. Il Consiglio ha sempre avuto, e continuerà ad avere, il suo ruolo centrale nel processo decisionale, con la possibilità di discutere e apportare modifiche. Tuttavia, ci sono momenti in cui è necessario procedere con decisione per il bene della comunità e per non bloccare lo sviluppo della città. Invito i consiglieri a partecipare attivamente e in modo costruttivo, anziché limitarsi a sollevare critiche senza proporre soluzioni realistiche.

Sono e sarò sempre aperto al dialogo, ma è essenziale che questo dialogo si basi su fatti concreti e non su accuse strumentali che mirano solo a creare polemiche senza fondamento. Lavoriamo tutti insieme per il bene di Massa, con l’obiettivo di far crescere la nostra città, salvaguardando i diritti di lavoratori e cittadini, ma anche mirando a un futuro di sviluppo e benessere per tutti.