Importante emergenza ambientale e un grave attacco alla salute pubblica è l‘usanza di bruciare potature, sfalci di vegetazione e qualunque altro rifiuto di tipo vegetale.
Nonostante i regolamenti comunali permettano di dare la possibilità ai privati di svolgere questa pratica ormai arcaica , la stessa si ricorda è una pratica illegale , bruciare rifiuti è un reato, e la vegetazione è un rifiuto, per questo la vegetazione in ambito urbano viene ritirata dalle Aziende Municipalizzare o simili , poi cosa ancora più grave, che all’interno di questa situazione di autorizzazione illegale si nascondono ditte del settore che raccolgono sfalci che trasferiscono in terreni per poi darci fuoco, attività vietata con responsabilità penali ancora più severe.
Solo le aziende agricole possono in base alle normative di legge bruciare vegetazione a non più di 250 metri da dove sono stati prodotti e nel quantitativo di 3 metri cubi per ettaro, sempre in zona agricola, e da parte di operatori del settore agricolo , rispettando comunque i periodi di divieto assoluto, con presenza di vario personale di vigilanza , con modico quantitativo giornaliero e che il tutto sia di facile controllo e spengimento in caso di pericoli a cose e persone.
Ormai la piana Apuana da Montignoso a Carrara è ammorbata giornalmente da una coltre di fumi peraltro nocivi alla salute e ambientale con danni incalcolabili. Pertanto invitiamo i Comuni interessati ad annullare tali regolamenti e ordinanze e a far svolgere una sistematica vigilanza per la tutela della salute pubblica e il rispetto delle Leggi.
Sarà impegno del WWF Massa Carrara di inoltrare specifica richiesta ai Comuni , e segnalare al Prefetto e alla Procura della Repubblica di Massa Carrara il rispetto alla salute di tutti noi Cittadini.