In merito alle recenti esternazioni del Sig. Casotti, riteniamo necessario fare una breve cronistoria del nostro percorso lavorativo, anche per informare il nostro Presidente che pare non esserne a conoscenza.

Siamo stati assunti in Ascoli nel lontano 1990 dopo aver vinto un concorso pubblico, con mansioni di assistenza all’anziano. Abbiamo lavorato duramente nei reparti per più di trent’anni, senza ausili, per alcunI periodi sotto organico e con posti letto in esubero che non comparivano in occasione delle visite della Commissione Asl.

Ci occupavamo inoltre dell’assistenza dei pazienti ricoverati nel reparto cure intermedie, ma avendo la Direzione tolto l’infermiere di notte, non è stato più possibile erogare tale servizio, prezioso per la cittadinanza e per l’economia dell’Azienda.

Nel novembre del 2021 il Commissario Dottor. Pezzoli ci ha OBBLIGATO ad un cambio di mansione collocandoci nelle segreterie di Ascoli e Pelù, senza aver ricevuto alcuna formazione. Ci siamo quindi dovuti adattare a questo nuovo ruolo, cercando di acquisire autonomamente competenze e garantendo, salvo malattie e permessi 104, il servizio in tutto l’arco della giornata.

È doveroso sottolineare che inizialmente gli operatori della segreteria Ascoli e l’unica infermiera dipendente, avevano  anche la gestione della posta elettronica ed effettuavano un controllo generale dei bisogni della struttura per poi riferire ai superiori, successivamente anche questa mansione è stata loro tolta

Ad oggi due dei sei dipendenti continuano a curare le attività di guardaroba a Casa Ascoli, mentre gli altri quattro dipendenti continuano a svolgere attività di segreteria/portineria in RSA Ascoli e Pelù.

A fronte di tutto ciò, a pochi passi dalla pensione essendo tutti ultra sessantenni, la Direzione ha ritenuto di liberarsi di noi come fossimo inutili ingombri, con la messa in mobilità.

È inutile ricordare che questi “sei soggetti” hanno tutti le limitazioni a causa di problemi osteo-articolari derivanti senza dubbio dagli anni di lavoro. Il vero paradosso è che questo modus operandi venga proprio da dirigenti di una RSA, la logica è: siete vecchi, siete malandati, non ci servite più !!!

Vorremmo infine ricordare al Sig. Casotti, che se non fosse stato per noi, che per trent’anni abbiamo portato Ascoli ad essere il fiore all’occhiello della nostra amata città, probabilmente non sarebbe seduto nella sua comoda poltrona.

i sei dipendenti in esubero