Con la sicurezza non si scherza”

La patente a punti nei cantieri è già realtà ma non sono pochi i dubbi da sciogliere per le imprese che si trovano a fare i conti con una misura tutta nuova, soprattutto nelle prime settimane in cui entra in vigore. “I controlli partiranno a breve”.

Lo ha sottolineato il direttore della Confartigianato apuana, Gabriele Mascardi, durante il convegno organizzato mercoledì pomeriggio nella sede dell’associazione di categoria, assieme a Enrico Taponecco del dipartimento ambiente e sicurezza di Confartigianato La spezia: un evento a cui hanno partecipato una cinquantina di rappresentanti delle imprese artigiane del territorio per cercare di capire meglio come funziona il meccanismo della patente a punti.

“Mettiamo subito in chiaro una cosa precisa Mascardi -, la patente non cambia le carte in tavola rispetto al passato perché gli adempimenti da rispettare per essere in regola restano quelli entrati in vigore a partire dal ’94 sulla sicurezza e a cui tutti dovremmo essere abituati e che tutti dovremmo rispettare. La patente a punti fotografa quella che è la reale situazione degli adempimenti e inserisce modalità premianti per chi è in regola e possiede ulteriori certificazioni, penalizzanti per chi non rispetta le regole fino alla sospensione e all’impossibilità di entrare in cantiere”.

Le modalità di applicazione della patente variano a seconda del tipo di impresa ma il concetto resta lo stesso: “Senza patente non si può lavorare in cantiere già da ora – ha detto ancora Mascardi -. Un metodo repressivo, purtroppo, che avremmo tutti preferito evitare ma è evidente che, facendo anche mea culpa, negli anni non siamo riusciti a diffondere la cultura della sicurezza fra tutte le imprese come avremmo voluto. Con la sicurezza non si scherza e i numeri lo dimostrano: siamo attorno ai 4 morti al giorno, 900mila denunce di infortunio all’anno, 45mila di malattie sul lavoro. Siamo convinti, come lo eravamo prima, che la patente a punti non sia la risposta comunque perché reprimere non basta: diventerà solo l’ennesimo cappio burocratico per piccole e medie imprese. Restiamo dell’idea che servono prevenzione, formazione e soprattutto cultura della sicurezza sul lavoro. Bisogna partire dalle famiglie e dalle scuole, al pari delle altre materie di studio. Le leggi servono, certo, ma la sicurezza non si può limitare alla sola burocrazia. Ed è evidente che in assenza di controlli, di fatto la patente avrà effetto solo a fatto o tragedia avvenuta. E’ inutile se mancano i controlli: bisogna incrementare il numero degli ispettori e dei controlli affinché le stesse diventino momento di prevenzione e non solo di repressione”. A ogni modo le imprese già dal primo ottobre devono avere la patente per stare nei cantieri:

La legge va rispettata conclude il direttore di Confartigianato -. Per chi è in regola con tutti gli adempimenti sulla sicurezza possiamo fare la patente in pochi minuti, tutti gli altri devono fermarsi per ottenere quello che manca. I nostri uffici di Confartigianato sono a disposizione per dare tutti i chiarimenti del caso e aiutare le imprese a ottenere la patente a punti per lavorare nei cantieri”.