Il nostro percorso è cominciato a febbraio in un incontro pubblico ai Fratelli Cristiani, ci siamo presentati alla città con un progetto di cambiamento e di discontinuità rispetto all’azione dell’Amministrazione uscente. Intorno alla nostra proposta si sono coagulate persone e idee, che hanno portato all’elaborazione di un progetto di città ambizioso ma certamente fattibile. Abbiamo rinunciato a seguire il percorso del centro sinistra e non abbiamo partecipato alle primarie di coalizione proprio perché veniva richiesto al candidato sindaco di riconoscere il buon operato dell’Amministrazione Volpi e di prendere le mosse dal lavoro compiuto da quest’ultima per la futura azione di governo. L’Amministrazione Volpi, a nostro giudizio, si è caratterizzata per il molto non fatto e per il poco fatto male (palazzetto dello sport, parcheggio del mercato coperto). Con le primarie, è nata una coalizione che comprende soggetti politici in precedenza alternativi e in forte contrapposizione. In modo singolare, improvvisamente, è stato trovato un accordo di tipo amministrativo, incentrato sull’approvazione del regolamento urbanistico, tra le diverse anime del Partito Democratico, gli Arancioni e altri spezzoni della minoranza.
Abbiamo deciso di presentare alla città una proposta civica che, pur non raggiungendo i consensi per il ballottaggio, ha raccolto poco meno di 5 mila voti. Questo consenso non può andare disperso e proseguirà il nostro impegno nell’interesse della città.
Il Partito democratico e la coalizione di centro sinistra si sono mostrati indisponibili ad ogni tentativo di rinnovamento; hanno rifiutato ogni operazione di tipo inclusivo, aperta a forze nuove: hanno presentato liste infarcite di candidati che da più di trenta anni salgono le scale del palazzo comunale, hanno condotto la campagna elettorale nel segno del buon lavoro dell’amministrazione uscente e della continuità.
Il nostro giudizio sull’amministrazione Volpi è negativo, decisamente negativo; per questo motivo, ci siamo presentati alle elezioni.
Anche in questi ultimi giorni, abbiamo evitato accordi politici basati su promesse di ruoli e incarichi, ritenendo che ogni accordo debba essere pubblico e sottoposto al voto dei cittadini.
Noi, il 24 giugno, non voteremo Alessandro Volpi; non rinnegheremo il nostro percorso, votando una amministrazione che, avendo governato questa città, è la prima responsabile dei gravissimi problemi della città.
Chi si è proposto alla città con il vessillo del cambiamento non può oggi dare il proprio consenso ad un progetto di continuità, ad una coalizione incapace di proporre volti nuovi finanche tra i consiglieri eletti. Andremo in consiglio comunale per difendere il nostro progetto e per collaborare alla realizzazione della città nuova, quella che vogliamo: un regolamento urbanistico, discusso con la gente e tra la gente,
che modifichi e superi scelte sbagliate e non scelte compiute dal vecchio consiglio comunale. Una politica espansiva per il lavoro e per l’occupazione; interventi a favore del sociale e delle fasce deboli; attenzione al decoro urbano e alla sicurezza. Da ultimo, ma non ultimo, il tema della cultura: il teatro Guglielmi deve vivere ogni giorno con una propria struttura e un proprio personale, deve essere realizzato il polo bibliotecario e messo a sistema il progetto cultura, valorizzando i non pochi monumenti di pregio di questa città.
Siamo sicuri che i nostri elettori sapranno cogliere il senso della nostra posizione e voteranno compatti per la discontinuità, per il rinnovamento. A tutti gli elettori che vogliono cambiare: date un segno forte a una città che ha bisogno del cambiamento.