
La Lunigiana primeggia nella rassegna ‘Appennino Gastronomico – Menu a Km Zero’. Vincono il Ristorante Albergo La Nuova Jera del Comune di Bagnone (MS) e il Podere Cristina del Comune di Lesignano Bagni (PR), rispettivamente per la categoria Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e Riserva di Biosfera UNESCO dell’Appennino tosco-emiliano. La formula scelta quest’anno dagli organizzatori della kermesse – Parco Nazionale, Coldiretti e ALMA Scuola internazionale di Cucina italiana – ha, infatti, distinto i finalisti in due categorie. I selezionati si sono sfidati ai fornelli e la giuria ha stilato la classifica.
Nella categoria Parco Nazionale premiati come II° classificato il Podere Conti di Fivizzano (MS), III° classificato Al Vecchio Tino di Fivizzano (MS). Menzioni speciali al Ristorante Osteria Ca’ del Gallo di Comano (MS) e all’Agriturismo Montagna Verde di Apella (Liciana Nardi- MS). Per la categoria Riserva di Biosfera UNESCO II° classificato La Burlanda di Fosdinovo (MS) che conferma l’alta qualità dei suoi piatti.
Per la categoria Parco Nazionale:
I° classificato La Nuova Jera (Località Iera di Bagnone – MS)
II° classificato Podere Conti (Fivizzano – MS)
III° classificato Al Vecchio Tino (Fivizzano – MS)
A seguire
Kubosteria (Castelnovo ne’ Monti – RE)
Da Rita (Località Valditacca – Monchio delle Corti – PR)
Per la categoria Riserva di Biosfera UNESCO dell’Appennino tosco-emiliano:
I° classificato Podere Cristina (Lesignano dei Bagni – PR)
II° classificato La Burlanda (Fosdinovo – MS)
III° classificato Il Pozzo (Pieve Fosciana – LU)
A seguire
Locanda del Rebecco (Località Spigone – Vetto – RE)
Osteria Da Bonny (Località La Vecchia – Vezzano sul Crostolo – RE)
La giuria era composta da Giuseppe Vignali, direttore del Parco Nazionale, Andrea Sinigaglia, general manager di ALMA, Maria Adelia Zana, responsabile Campagna Amica Emilia Romagna Coldiretti, Andrea Grignaffini enogastronomo, giornalista e docente di ALMA e Laura Torresin Chef di ALMA.
Durante la cerimonia di premiazione sono state conferite anche diverse menzioni
– Giuria Online: Ristorante Albergo Val Dolo (Località Civago – Villa Minozzo – RE)
– Tecnica ed equilibrio: Ristirante Il Grillo (Sillano-Giuncugnano – LU)
– Miglior piatto a Km0: Ristorante Il Capolinea (Castelnovo ne’ Monti – RE)
– Salvaguardia del territorio e dei produttori: Rifugio Lagdei (Località Bosco – Corniglio – PR)
– Storytelling: Agriturismo Montagna Verde (Apella – Liciana Nardi- MS)
– Stagionalità: Osteria Ca’ del gallo (Comano – MS)
Migliore abbinamento vini: Trattoria da Vigion (Località Ghiare – Corniglio PR)
Sono stati conferiti, inoltre, alcuni riconoscimenti speciali:
– Speciale produttori agricoli all’azienda La Madonnina delle Nevi di Ettore Rio, allevatore di Pecora Cornigliese di Monchio delle Corti (PR) e all’azienda Demetra di Luciano Giansoldati di Castelnovo ne’ Monti RE, produttore di cereali, farina e pasta
– Targa Coldiretti ‘Campagna Amica nel Piatto’ ai Ristoranti ‘Kubosteria’ e ‘Da Bonny’
– Premio Giuria formata dai giornalisti – ‘Tavolo Media’ – al Ristorante Da Rita (Località Valditacca di Monchio delle Corti – PR)
E’ bene evidenziare che il Podere Cristina di Lesignano Bagni (PR) 1° premio della categoria Riserva di Biosfera UNESCO è un Agriturismo che aderisce a ‘Campagna Amica’ di Coldiretti.
Il format che gli organizzatori di ‘Appennino Gastronomico – Menu a Km Zero’ hanno scelto quest’anno per la designazione dei vincitori potrebbe sembrare un’azione ludica, soprattutto perché in questo momento gastronomia e cucina sono sulla cresta dell’onda e vengono spettacolarizzate dai media, ma in realtà la rassegna ideata dal Parco Nazionale è molto seria. Vissuta con grande passione dai partecipanti, ‘Appennino Gastronomico’ è importante e fondata su basi non effimere: la durata, questa è la nona edizione e dal 2008 la partecipazione è sempre più consistente; la partnership, ristoratori e produttori hanno realizzato una serie di sinergie sempre più forti, così come si è rafforzata la collaborazione tra i partner promotori, Parco Nazionale, Coldiretti e ALMA; la capacità di rinnovarsi, una partenza da pionieri ha visto crescere la kermesse per arrivare a coinvolgere un’area, quella della Riserva di Biosfera che è dieci volte il Parco Nazionale. Anche la risonanza della rassegna è aumentata di pari passo fino ad arrivare a Cibus e ad Expo Milano 2015.
Tutto questo è stato possibile perché la manifestazione è basata su contenuti profondi e condivisi. Le parole chiave sono: conservazione dell’ambiente, filiera corta, abbattimento della CO2, biodiversità, salute delle persone, prodotti freschi e di alta qualità, tradizione e innovazione. Non ultima, cultura, che costituisce l’ingrediente fondamentale di ricette espressione di millenarie convivenze fra uomo e natura e appartenenza alle comunità dell’Appennino.
Questi valori sono stati riconosciuti anche dall’Unesco che ha valutato molto positivamente il progetto Menu a Km Zero quando l’area è stata candidata a divenire Riserva di Biosfera ed è per questo che il Parco Nazionale propone di estendere la partecipazione alla rassegna a tutte le riserve MaB italiane realizzando così un grande evento nazionale