Hanno giocato bene le loro carte, rinunciando alla “mission impossibile” di impedire la costruzione dell’impianto, sguinzagliando un pool di legali e lanciando la classica petizione. E così questa mattina, quando si sono presentati all’appuntamento con il sindaco di Carrara Angelo Zubbani e l’assessore all’Ambiente Massimiliano Bernardi, sono riusciti a centrare l’obiettivo che si erano dati, ovvero limitare l’accesso al costruendo forno crematorio di Turigliano ai soli residenti del Comune di Carrara. Quella che ha incassato stamani il comitato Salute Pubblica è una prima importante vittoria sulla gestione dell’impianto progettato da Amia e Apuafarma. Armati di 850 firme raccolte in soli 5 giorni, supportati da una squadra di avvocati e forti delle competenze di un medico di famiglia e un biologo, i cittadini del Marasio hanno strappato dall’amministrazione l’impegno a riservare l’accesso al forno crematorio ai soli carraresi, almeno per un anno. In questo arco di tempo, ed è questa l’altro importante obiettivo conseguito dal Comitato, l’amministrazione ha garantito la massima trasparenza sui dati relativi alle emissioni, assicurando ad alcuni delegati del gruppo, la possibilità di “partecipare” al monitoraggio dell’impianto. «Dopo questo anno di prova l’amministrazione valuterà se aprire il servizio anche ai non carraresi» hanno detto, senza riuscire a nascondere la soddisfazione per il risultato raggiunto, gli esponenti del Comitato. Ma quello toccato è solo il primo traguardo di una corsa a tappe, che si preannuncia lunga: «Le nostre preoccupazioni non riguardano solo i residenti delle zone limitrofe all’area cimiteriale, dove è in fase di costruzione il crematorio, ma la salute di tutti i cittadini, di Carrara e non solo» hanno confermato dal Comitato per la salute Pubblica, ricordando che quella per la qualità dell’aria è una battaglia letteralmente senza quartiere.