Le strade sono un colabrodo: tutte una buca. Poi ci sono pure i dislivelli: qui l’asfalto è più alto, lì più basso così mentre guidi hai l’impressione di essere finito al luna park. Da qualche parte l’asfalto è addirittura un ricordo: rimosso e mai tornato, da qualche altra ce n’è pure troppo: effetto “toppa”. Le lamentele dei cittadini per le condizioni delle strade sono continue: basta un’occhiata su facebook per averne la conferma.

Uilian Berti, vicesindaco con delega ai lavori pubblici, lo sa e assicura che l’impegno ad intervenire c’è. Ma prima di delineare i progetti, si toglie un sassolino dalle scarpe: «Gli asfalti non si deteriorano in due anni, ne servono almeno una decina». Come a dire: il dito è puntato contro questa amministrazione, ma per un decennio nessuno ha investito sulla salute delle nostre strade. Adesso – garantisce – la volontà di investire c’è.

Il vicesindaco annuncia infatti l’operazione “Buche zero”. In parole semplici, l’abbandono della toppa; in termini più tecnici il passaggio dall’asfaltatura a freddo a quella a caldo. Sì perché l’asfalto a freddo è come la copertura provvisoria della carie: prima o poi salta. È sempre così e la regola. Se, invece, l’asfalto lo fai a caldo, la durata si allunga.

 «Gli asfalti a freddo sono – spiega Berti – una soluzione rapida per ripristinare la sicurezza della viabilità, adesso invece stiamo provvedendo a sostituirli con l’asfalto a caldo disegnando quadrature di circa 2 metri quadrati nei punti in cui si sono create buche». Non una toppa degna della mamma che rimedia velocemente al buco all’altezza del ginocchio, ma un sistema di ricucitura da sartoria.

«Abbiamo già cominciato con gli interventi un paio di settimane fa – assicura Berti – Siamo partiti dalla zona di Ronchi Poveromo e procederemo individuando le aree e le vie più critiche». Certo il maltempo non aiuta, piuttosto rallenta i lavori. Interventi sulle strade per “coprire” le buche in via – per quanto possibile – definitiva, ma anche alcuni affidamenti per l’asfaltatura di strade davvero in cattiva salute.

«Arterie importanti in cui – Berti fa il punto – si realizzeranno lavori per 125.000 euro ai quali si aggiungono opere minori per altri 75.000 euro. Abbiamo messo in campo – conclude il vicesindaco – tutte le risorse disponibili. E nel bilancio di previsione – annuncia Berti – abbiamo previsto una posta da 500.000 euro per la manutenzione strade». Sono in corso – per citare un intervento a lungo richiesto – i lavori nel tratto di via di fronte alla Don Gnocchi. In quella zona di problemi ce ne sono parecchi e si ripresentano puntuali ad ogni mareggiata: le onde invadono la carreggiata e la trasformano in una piscina con tanto di tappeto di sassi sul fondo. E anche quei sassi contribuiscono a “ferire” l’asfalto. Ecco, quindi, l’intervento davanti alla fondazione Don Gnocchi.

il tirreno