Per combattere il crimine servono molti più poliziotti e carabinieri in azione per il controllo del territorio, sia di giorno che di notte quando il cittadino si sente più vulnerabile e più insicuro: insomma, quando ha più paura.
Servono sul territorio appartenenti alle forze di Polizia più giovani e meglio equipaggiati con mezzi nuovi, armamenti più moderni e più sicuri per effettuare i necessari controlli alle persone ritenute sospette a causa del loro comportamento che attira l’attenzione delle forze dell’ordine. È del tutto evidente che i suddetti controlli servono a prevenire condotte violente nei confronti di persone più deboli, come è successo ad esempio proprio mercoledì scorso quando a Massa, durante una rapina in una abitazione, un anziano è stato ferito gravemente ad un braccio da due balordi che si volevano impossessare di chi sa che cosa, visto che il malcapitato non possedeva nulla di valore nella sua abitazione.
In considerazione della recrudescenza dei reati predatori posti in essere con condotte violente anche contro le persone, episodi che si sono verificati ultimamente nel nostro territorio e sono stati raccontati sulla cronaca dei quotidiani locali, occorrono, in tempi brevi, per garantire una certa sicurezza, assunzioni straordinarie nelle forze dell’ordine, per rinforzare gli organici gravemente ridotti dal blocco del turn over e su cui pesa anche l’età media dei pochi rimasti in servizio, che è assai elevata.
Ritengo che le spese per la sicurezza debbano restare fuori dai rigorosi vincoli di bilancio del Governo: la sicurezza non può essere garantita a costo zero; oggi, più che mai, appare di assoluta evidenza come la stessa rappresenti la prima ed essenziale precondizione per lo sviluppo, la serenità ed il libero godimento dei diritti dei cittadini della nostra provincia, e dell’intero territorio nazionale.
Purtroppo, al giorno d’oggi, molta gente è spaventata da quello che le accade intorno: è sempre in allerta per difendere ciò che ha di più caro.
Sicurezza significa andare a scuola senza il pensiero di poter essere dilaniati da una bomba posta in un cassonetto dell’immondizia, poter vivere nella propria città senza che associazioni malavitose obblighino te e la tua famiglia a nascondersi in casa e non uscirne più dopo una certa ora e non prima di un’altra. Essa viene individuata anche nella tranquillità di aspettare l’autobus senza che una bomba possa esplodere facendo una strage. È poter far tornare a casa a piedi tuo figlia/o dalla palestra, senza la paura che questo/a scompaia per colpa di qualche squilibrato che lo/a rapisce. Sicurezza è essere tranquilli che il tuo fratellino viva in un mondo sano e pulito, che non venga a contatto con droghe che possono demolire il suo presente, il suo futuro, il suo “tutto”. È sentirsi sicuri nel proprio letto, senza che qualcuno entri in casa tua per derubarti degli averi a cui sei tanto legato. Essa s’identifica con la possibilità di andare in giro con un gruppo di amiche alla sera senza la paura di un possibile stupro.
La sicurezza è dunque essere liberi da preoccupazioni e da ansie, è sentirsi al sicuro da danni, da rischi e da un futuro precario! Spesso, però, i giovani ricercano il brivido della libertà andando contro la legge o superando i propri limiti.
La libertà dovrebbe andare sempre a pari passo con la sicurezza. Queste due esigenze, libertà e sicurezza, sono rispettivamente inversamente proporzionali: se una delle due prevale, l’altra diminuisce drasticamente. Esse dovrebbero restare invece sempre sullo stesso piano, per evitare carenze all’interno dello stato e della vita del cittadino. La sicurezza, infatti, è ciò che garantisce alla nostra libertà di essere ineluttabile e non ha colore politico ma la politica, tuttavia per garantirla, oggi più che mai, vi dovrebbe investire e non tagliare risorse, sia umane che economiche, come è stato fatto e come sta facendo. Che dire poi della mancanza della certezza della pena nel sistema giudiziario italiano? Quali saranno gli aspetti che prossimamente i nostri politici toccheranno, nelle commissioni giustizia, nel rivedere la “legittima difesa” e “l’uso legittimo delle armi” da parte delle forze dell’ordine? Come valuteranno la proposta, che qualche politico ha fatto, sulla difesa della proprietà.
Insomma è giunta l’ora di fare URGENTEMENTE qualcosa di concreto, di tangibile, per aumentare l’organico della Polizia di Stato ed anche delle altre FF.OO. che attualmente è ridotto ai minimi storici, per riuscire a dare ai nostri concittadini una solida percezione di sicurezza e di libertà.
Massa, 26 febbraio 2016
Il Segretario Generale Provinciale
Marco MORIGONI