Ma quale campeggio?
Leggendo l’esito della conferenza stampa di qualche giorno fa emergono in modo chiaro alcune considerazione.
A Massa, anche se qualcuno fa finta di non saperlo, insiste un area turistica riservata ai campeggi tra le più grandi di Europa con standard urbanistici obsoleti e insufficienti, dopo anni stiamo cercando di superare, attraverso lo strumento urbanistico questi limiti, l’emendamento presentato durante i lavori consiliari di approvazione del Regolamento vanno proprio nella direzione di ripensare nella zona interessata uno spazio che possa diventare una risorsa turistica con l’individuazione di un’area destinata a parcheggio per Caravan..
Cosa è un parcheggio per Caravan ? Non è un campeggio ma un’area di sosta dove i camper (non le roulotte o altri) possono trovare assistenza per l’approvvigionamento di acqua e elettricità e lo scarico dei wc.
Perché via Baracchini? Perché oltre ad essere la strada d’accesso all’area dei campeggi che dovrebbe essere il biglietto da visita per un luogo di villeggiatura, si situa in un’area strategica sia per la vicinanza all’asse autostradale sia in prossimità del depuratore essenziale per le operazioni di scarico dei servizi igienici dei caravan.
L’emendamento proposto in consiglio comunale nasce proprio dalle considerazioni sopra, è infatti in questo contesto che alcuni consiglieri comunali, con una legittima proposta aperta, chiara e generale e che ha avuto consenso trasversale, hanno chiesto di inserire aree per dare un servizio al turismo itinerante.
Entrando poi nelle questioni più tecniche, le dichiarazioni mettono insieme una serie di inesattezze macroscopiche.
Dopo le affermazioni di una parte della minoranza consiliare, abbiamo preso i visione del contributo volontario presentato dal Proprietario in data 23.12.2013 (il termine ultimo per la presentazione dei contributi era fissata per il 09.05.2014, quindi pervenuto entro I termini), e ci è apparso subito evidente che si stanno confondendo le mele con le pere (scusandoci per la banale metafora ma a scanso di equivoci). Infatti i proprietari hanno fatto una proposta progettuale che prevedeva volumi e interventi diversi sia per dimensione sia per tipologia rispetto al contenuto dell’emendamento presentato che, lo ribadiamo, è di interesse generale e di servizio alle aree interessate, infatti l’emendamento non fa riferimento ad alcun mappale, ma individua un’ampia zona nella quale inserire aree attrezzate per i camper. Al contrario la richiesta del privato riguardava una superficie di 18000mq e prevedeva sia interventi volti alla realizzazione di un rimessaggio per caravan sia importanti cambi di destinazione.
Questa grossolana trascuratezza nell’analisi non crediamo sia frutto solo di incompetenza da parte di chi ha a lungo amministrato. Più verosimilmente appare come un tentativo di screditare di fronte all’opinione pubblica chi con fatica sta lavorando per dotare la città di uno strumento necessario, atteso, importante e da molti promesso ma solo nell’estate scorsa adottato.
A questo livello di discussione, fatto di pacate allusioni e non di contenuti, non scendiamo e “sfidiamo” gli accusatori sul terreno della trasparenza perché io ed i firmatari nulla abbiamo da nascondere.
Concludiamo comunque con una considerazione: si può forse negare che in un comune che si dichiara a forte vocazione turistica possa servire uno spazio caravan attrezzato?