Nell’ambito della discussione dell’ordine del giorno sulla raccolta differenziata Rifondazione Comunista ha presentato un emendamento, immediatamente condiviso e sottoscritto anche dal movimento 5 Stelle, che ha messo in evidenza le contraddizioni tra politica nazionale e quella locale sulla gestione dei rifiuti. Mentre si chiede ai territori di accelerare sulla raccolta differenziata e sulla implementazione di buone pratiche nella riduzione dei rifiuti per raggiungere i parametri europei di riduzione, riuso, riciclo e recupero, il Governo con il decreto “sblocca Italia” prevede la costruzione di altri 9 inceneritori, di cui 2 in Toscana, sapendo bene che con la riduzione dei rifiuti tramite le buone pratiche si toglie alimento agli inceneritori che necessitano di una costanza nell’afflusso di materia da bruciare. Per questo abbiamo chiesto al Consiglio Comunale di prendere una posizione netta e contraria rispetto alle previsioni di ulteriori inceneritori per mantenere una coerenza di comportamenti ad ogni livello territoriale e per impedire che risorse pubbliche vengano disperse in azioni locali che non trovano poi sinergia nelle disposizioni nazionali vanificando così buona parte dei risultati. E così è stato, con il voto positivo del Consiglio si impegna l’amministrazione “a comunicare alla Regione Toscana e al Governo la contrarietà rispetto alla scelta di costruire ulteriori inceneritori nella nostra Regione ritenendo tale scelta in contrasto con la politica di sviluppo della raccolta differenziata e di ogni politica virtuosa in tema di rifiuti anche secondo quanto previsto dalle direttive comunitarie.”

Su questo emendamento e sull’intero ordine del giorno presentato rileviamo un’altra contraddizione, questa in seno al Consiglio Comunale. L’anomala, ma forse non troppo, posizione del gruppo degli Arancioni che, oltre ad evidenziare in alcuni suoi componenti una netta posizione a favore dell’incenerimento dei rifiuti, sta vivendo una migrazione politica verso le posizioni renziane del Partito Democratico avallando le scelte che giungono da quella parte sia che interessino temi locali, che temi nazionali. In pieno trasformismo, chi si autodefinisce di “centrosinistra” sta alimentando e sostenendo la nascita del Partito della Nazione che nella nostra terra assume quindi colorazioni ulteriori con il chiaro obiettivo di anticipare la campagna elettorale delle prossime amministrative.

Come Rifondazione Comunista manteniamo sul tema della tutela ambientale e dei rifiuti una posizione netta e coerente, che pone al centro tutte quelle buone pratiche che possano portare al miglioramento delle condizioni ambientali del nostro territorio, che riescano definitivamente ad invertire una tendenza da molto tempo poco virtuosa nella filiera della gestione dei rifiuti e che riescano effettivamente a far uscire il nostro territorio dalle secche delle vetuste e antistoriche visioni di politica del territorio lontane anni luce dalla salvaguardia ambientale

Nicola Cavazzuti