Mentre il cosiddetto centro-sinistra a Massa è sull’orlo di una evidente crisi di nervi con la quale quotidianamente viene offerto alla città il poco edificante spettacolo di tutti contro tutti, l’ectoplasma di Sel per bocca del suo coordinatore pro tempore, con stupefacente leggerezza, tende ad accreditare la concessione di uno strapuntino in giunta ammannendo, nel corso di una lunga intervista, tutta una serie di amenità ad uso e consumo di qualche anima bella ancora disposta a credere a chi vuol propinare aria fritta in luogo di valutazioni politiche.
I compagni che hanno deciso di abbandonare Sel e di chiudere i circoli che molti di loro avevano contribuito a fondare, lo hanno fatto non per ragioni strumentali o per bassi calcoli di potere, bensì per chiare e, secondo noi, nobili motivazioni politiche.
Quando aderimmo a Sel lo facemmo spinti dalla necessità di ostacolare una eventuale deriva conservatrice e di destra del PD originata della “fusione fredda” tra DS e Margherita; contemporaneamente fummo spinti dalla volontà di mettere in campo una realtà capace di ricostituire un soggetto a sinistra nel panorama politico italiano allora sempre più inquinato dal neo-liberismo berlusconiano.
Purtroppo, almeno in questa nostra realtà territoriale, con il passare dei giorni le nostre speranze e le nostre idee di nuova aggregazione della sinistra e di contemporaneo rinnovamento della politica e del suo agire hanno cozzato contro palesi insensibilità e disponibilità di una parte di Sel alla elaborazione di un progetto complessivo capace di mettere in campo proposte per questo nostro territorio preda di una preoccupante crisi economica, politica e sociale. Sempre più Sel ha preso a fare dell’autoreferenzialità il suo modo di essere, tutto teso in uno scontro interno per accaparrarsi briciole di misero potere o ignobili e infimi giochetti poco consoni a un partito che avrebbe voluto fare del rinnovamento della politica uno dei suoi capisaldi.
Il tutto condito da mancanza di trasparenza e di democrazia, come facilmente si evince dalla vicenda che ha portato Sel al rientro in maggioranza e, come detto, a uno strapuntino in giunta.
In tutte le riunioni degli organismi dirigenti in cui è stato prospettato l’ingresso in giunta, tali organismi sono sempre stati messi davanti al fatto compiuto, prendere o lasciare: non si è discusso delle modalità, della possibilità di entrare o meno in maggioranza e/o in giunta, non si è mai discusso sugli eventuali nomi da proporre, ma ci si è limitati adire che il nome veniva proposta dal Sindaco: insomma il sindaco a quanto pare proponeva a Sel di rientrare in maggioranza e di entrare in giunta ma lui imponeva il nome dell’assessore Sel senza alcuna reale discussione né sull’assessorato, né sul nome dell’eventuale assessore, né su una qualche discussione su punti qualificanti per un nostro nuovo coinvolgimento.
Da ultimo il coordinatore pro tempore di Sel si fregia di aver salvato a Massa il centro-sinistra, domanda: ma secondo Sel (a livello locale, perché a livello nazionale è tutta un’altra musica) questo PD è un partito di sinistra ?
Gli iscritti dell’ EX circolo Rosa Parks