Il consiglio comunale di Carrara ha ribadito il sì all’alienazione di Area Spa, la società pubblico-privata che gestisce l’area retro portuale di Marina. La proposta di delibera dell’amministrazione è stata approvata con il sì compatto della maggioranza, il no di Movimento 5 Stelle e Carrara Bene Comune e l’astensione di Massimo Menconi (Rfc). Con il voto di stamani l’assise ha stabilito che l’amministrazione carrarese, farà da capofila per la gestione della gara per la cessione delle quote. Carrara con il suo 36% è infatti il principale azionista pubblico della Spa, seguito dalla Provincia di Massa Carrara (10,7%) e dal Comune di Massa (4,1%): il restante 49% è sotto il controllo della Porto di Carrara Spa, tra i potenziali acquirenti delle quote in dismissione. Per aggiudicarsi il controllo totale della società, la Porto dovrebbe sborsare 23 milioni di euro e sperare di non avere concorrenti: secondo le perizie messe a punto dai professionisti del settore, il valore complessivo di Area è di circa 36 milioni di euro. Se la gara dovesse essere battuta sui valori indicati dalla perizia, il comune di Carrara potrebbe incassare 16,8 milioni di euro, la provincia 5 milioni e il comune di Massa 1,2 milioni. A gestire tutto sarà come detto Piazza Due Giugno: nel caso la prima gara dovesse andare deserta, si procederà direttamente a una seconda “battuta”, con un ribasso sulla stima di perizia del 10%. Se anche in questo caso non ci dovessero essere offerte allora la palla tornerà al consiglio comunale. Il voto dell’assise carrarese apre dunque la strada a un percorso che si preannuncia tutt’altro che breve ma che potrebbe portare alle casse di Palazzo Civico una importante boccata d’ossigeno da utilizzare, come prevede la legge, per investimenti.