Viene esteso a tutto il territorio regionale il progetto “Pronto Badante”, avviato sperimentalmente nel marzo di quest’anno a Firenze e Provincia con ottimi risultati. Visto il successo dell’iniziativa, la Regione ha deciso di mettere a disposizione delle famiglie in tutta la Toscana quello che è un servizio di sostegno immediato alle famiglie e alle persone anziane nel momento in cui si presenta, per la prima volta, una situazione di fragilità. E ha stanziato per la sua attuazione una cifra pari a 3,8 milioni.
“Sono molti gli aspetti positivi di Pronto Badante che ci hanno spinto all’allargamento del progetto, creando un modello toscano innovativo che pone al centro degli interventi di welfare la famiglia e la persona anziana in difficoltà con azioni individualizzate – afferma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – Tra l’altro non c’è solo un rapporto istituzione-cittadino, ma dato che l’interfaccia è costituita da soggetti del terzo settore, soprattutto associazioni di volontariato, con tutto il loro bagaglio di esperienze e conoscenze, si crea un circolo virtuoso che rafforza la coesione sociale”.

Un altro elemento di rilievo è il fatto che viene dato un contributo concreto, 300 euro in buoni lavoro, in tempo reale, senza liste di attesa. Entro massimo 48 ore dalla richiesta di aiuto al Numero Verde, un operatore autorizzato si reca a casa dell’anziano per valutare la situazione, orientare la famiglia sui servizi territoriali disponibili, e aiutarla a attivare il rapporto con l’Inps, con voucher da subito disponibili. In pratica ore di lavoro da utilizzare subito con i prestatori di assistenza. E in maniera trasparente. Non lavoro nero, ma rapporto di lavoro regolare.

Gli esiti positivi dei primi sei mesi di attività del progetto a Firenze e provincia (che scadrà nel febbraio 2016) constano in oltre 5.700 telefonate al numero verde, nell’attivazione di 833 percorsi di assistenza da parte dell’operatore e nell’erogazione di 490 voucher per instaurare un primo rapporto di lavoro temporaneo, ma regolare con una o un assistente familiare.

I punti salienti del progetto
Un operatore autorizzato, inviato dopo la chiamata al numero verde, interviene direttamente presso l’abitazione della famiglia della persona anziana garantendole un punto di riferimento unico per le informazioni sui percorsi socio-assistenziali e il sostegno economico per instuarare un rapporto regolare di assistenza familiare.

I requisiti per accedere al servizio da parte degli anziani
Avere almeno 65 anni; trovarsi per la prima volta in un momento di difficoltà, fragilità o disagio; non avere già in atto un progetto di assistenza personalizzato (PAP) con i servizi territoriali; non aver stipulato un contratto con un assistente familiare.

Buoni lavoro
All’anziano o alla famiglia potrà essere erogato un buono lavoro (voucher) di 300 euro per coprire fino ad un massimo di 30 ore di lavoro occasionale regolare di un assistente familiare, per le prime necessità.

Bando per la selezione dei nuovi progetti
Il bando in corso di approvazione intende individuare i progetti per l’attivazione del numero verde e coordinamento regionale, e per le attività di assistenza, informazione e tutoraggio. La Regione cofinanzia i progetti nella misura massima dell’80 per cento dei costi. I soggetti a cui il bando si rivolge sono gli enti del terzo settore. In Toscana risultano iscritte ai registri regionali (al 30 settembre 2015) ben 6.165 organizzazioni, di cui 3.306 di volontariato, 2.273 di promozione sociale e 586 cooperative sociali. I volontari attivi nel no-profit sono oltre 432.000.