Le dimensioni dell’opera realizzata non contano più. Adesso chi compie un abuso edilizio su una zona vincolata e si rifiuta di rispettare l’ingiunzione di demolizione che scatta normalmente in questi casi, non solo si vedrà abbattere il manufatto a opera del municipio ma dovrà pagare anche una sanzione da 20 mila euro. E’ una delle novità introdotte qualche mese fa dal decreto “sblocca italia”: la norma ha dichiarato guerra aperta agli abusi edilizi e aggiunge, per chi resiste all’ordine di demolizione, una multa salatissima. La vera novità è che l’ammontare della sanzione non dipende dalle dimensioni dell’opera. Che si tratti di semplici ampliamenti o di edifici veri e propri, realizzati ex novo la sanzione è sempre la stessa, ovvero 20 mila euro. Il provvedimento riguarda le zone sottoposte a vincolo, ad esempio quello paesaggistico, o quelle a rischio idraulico. Nel caso del comune di Carrara, tanto per fare un esempio, si parla praticamente di tutto il litorale. Ovviamente, è bene precisarlo, la multa viene comminata solo a chi non rispetta l’ingiunzione di demolizione. In quel caso scatta la sanzione e l’abbattimento viene effettuato a opera del municipio. In effetti il provvedimento amministrativo è stato introdotto proprio per aiutare i comuni a sostenere le spese di demolizione. La norma è entrata in vigore lo scorso 26 novembre e adesso le amministrazioni locali sono chiamate ad adeguarsi. Per questo stamani il dirigente del Settore Lavori Pubblici Luca Amadei, alla presenza del dirigente all’Urbanistica Marco Tonelli ha sottoposto alla commissione Urbanistica, presieduta da Leonardo Buselli (Psi) una bozza di schema con le sanzioni e le fattispecie di abuso. Claudia Bienaimè (Carrara Bene Comune), Massimo Menconi (Rifondazione Comunista) e Luciano Tonarelli (Carrara Futura) hanno tutti obiettato che il provvedimento non prevede alcuna differenziazione tra piccoli e grandi abusi, e hanno chiesto di approfondire la materia, per capire quali margini di manovra ha la commissione, e quindi il consiglio comunale.