L’export del settore lapideo italiano ha mantenuto, anche nel 2014, un trend positivo: lo dice L’Ufficio Studi di Internazionale Marmi e Macchine Carrara sulla base delle statistiche e del confronto tra le performances dei vari distretti locali.
Nel 2014 il settore lapideo italiano ha esportato 1,6 milioni di tonnellate di lavorati in pietra naturale per un valore complessivo di 1,5 miliardi di euro con un calo delle quantità del -3% rispetto al 2013 ma con un aumento nei valori del 0,5%. Il comprensorio lapideo apuo-versiliese si conferma come primo distretto per valore dell’export di lavorati: di qui nel 2014 sono partiti verso l’estero, lavorati per un valore di 481 milioni di euro, con una crescita di +0,9% rispetto al 2013. Il distretto veneto si colloca in seconda posizione, confermando il sorpasso apuano del 2013. Analizzando invece le singole province quella di Verona si conferma in prima posizione nazionale mentre Massa-Carrara, è ancora seconda con un export da quasi 339 milioni di euro e una crescita del +3% rispetto al 2013.
Dalle statistiche elaborate dall’ufficio studi di IMM Carrara emerge un calo nell’import di lavorati sia per il comprensorio apuo-versiliese sia per quello veneto anche se, date le caratteristiche produttive di entrambi, si tratta di quantità e valori non particolarmente elevati. Se la tendenza dell’import di lavorati è in contrazione aumenta invece il valore delle importazioni di grezzo a dimostrazione di un incremento degli ordini per materiali di valore e qualità. È una notizia positiva per la filiera del lapideo che ricomincia a investire su mercati di nicchia che richiedono prodotti ad altissimo valore aggiunto che possono soddisfare solo maestranze e aziende di eccellenza.