E’ rimasto aperto per quasi due ore nella sala della Resistenza di Palazzo Ducale e alla fine il tavolo provinciale ha presentato a Eaton tre manifestazioni di interesse, arrivate da tre gruppi imprenditoriali, decisi, pare, ad investire nella reindustrializzazione della zona.  Due manifestazioni di interesse ufficiali, sono state presentate dalla regione toscana, presente con l’assessore Giancarlo Simoncini: La Tecno Carbon e la Carbon Dream. La prima è la ex Carbon Global ed è riuscita a rimanere a galla grazie all’intervento di un finanziatore tedesco, quello che mancava per completare il quadro societario e avviare il progetto. Tecno Carbon ha messo sul piatto della bilancia un investimento di centinaia di milioni di euro e l’assorbimento di 230/250 dipendenti ex Eaton: un bel colpo per il territorio. Carbon Dream è invece la famosa cordata toscana, quella che Rossi aveva annunciato essere attratta dall’affare Eaton: si tratta di un imprenditore molto noto in Toscana, attivo con la sua fabbrica in Val di Pesa, dove lavorano centinaia di dipendenti e dove si costruiscono elementi meccanici in carbonio per la nautica, l’eolico e l’aerospaziale ; per l’area ex Eaton Carbon Dream avrebbe previsto un piano industriale da decine di milioni di euro e l’assorbimento di 120/150 operai. Entrambe dunque lavorerebbero la filiera del carbonio e insieme potrebbero riassorbire l’intera maestranza Eaton. C’è però un terzo soggetto interessato: la proposta è stata portata in busta chiusa dal sindaco Pucci direttamente in mano alla Eaton, che valuterà da sola il contenuto. Dunque Pucci non ha voluto discuterne al tavolo provinciale e mantiene il riserbo, ma è emerso che si tratta della famosa cordata francese. Adesso la palla passa in mano alla Eaton: entro il 12 i responsi sulle manifestazioni di interesse: se saranno validi allora, forse, si tornerà a discutere anche del terzo anno di ammortizzatore sociale