E’ arrivato lo stop alla privatizzazione del gruppo Tirrenia, la Mediterranea Holding che era stata l’unica a restare in gara, ieri non ha firmato il contratto e ha chiesto ulteriore tempo per discutere con le banche creditrici i termini dei debiti finanziari contratti in questi anni da Tirrenia. Cifre talmente alte che avrebbero convinto i vertici della holding a prendersi ancora tempo per poter visionare ulteriormente i conti. Ma Fintecna, la finanziaria dello stato, che controlla il gruppo Tirrenia, ieri sera ha diramato una nota in cui ha comunicato la “chiusura senza esito della procedura di dismissione”, in sintesi la gara è annullata. A questo punto la partita si riapre e difficilmente la vertenza sarà chiusa prima di settembre; anche perchè sul piatto c’è un forte debito che stando così le cose si deve accollare in toto lo stato e poi ancora problemi di piani industriali da discutere con i sindacati e infine l’annoso problema politico della presenza della Regione Sicilia, come maggiore investitore della Holding. In tutto questo anche i cantieri NCA c’entrano, sebbene indirettamente, il secondo investitore della holding infatti è l’armatore Alexis Tomasos, socio della Carrarese. Le possibilità che il rinnovo della flotta avvenisse nei cantieri di Marina di Carrara erano alte, anche se c’erano da “battere” diversi concorrenti italiani e stranieri, ma a questo punto con Tomasos in attesa, anche questo spiraglio per NCA è al momento sfumato.