HANNO provato a fare razzìa in un capannone. Ma non hanno fatto i conti con l’ipotesi che qualcuno li vedesse e con i carabinieri del nucleo radiomobile di Sarzana che li hanno arrestati. A finire in manette gli spezzini, Francesco Ravalli, 46 anni e Damiano Milardo, diciotto. I due, con qualche precedente penale, a bordo di un furgone della Renault, si sono presentati poco dopo le ore 14 di ieri presso un capannone già sede di un’attività di artigianato per trattamento di materiale ferroso e demolizioni navali di Battifollo, nel comune di Sarzana. L’attività è chiusa da tempo, ma funge ancora da deposito. Contando sull’orario e sulla zona abbastanza poco frequentata, Ravalli e Milardo, in tutta tranquillità, con una tronchesi hanno tagliato il catenaccio del cancello d’ingresso, cominciando a recuperare ottone, bronzo, ferro, acciaio e quant’altro, accatastandolo nei pressi del furgone o caricandolo direttamente. Ma qualcuno ha visto tutto, pensando bene di fare una telefonata al servizio di pronto intervento del 112. Quando hanno visto i militari dell’Arma avvicinarsi, Ravalli e Milardo hanno provato la fuga, il secondo tuffandosi anche nelle acque del Magra, ma i carabinieri, dimostrando grande abilità, li hanno immediatamente bloccati e arrestati. I due sono accusati di tentato furto aggravato in flagranza. Dopo una notte in camera di sicurezza, compaiono stamattina di fronte al giudice del tribunale della Spezia per l’udienza di convalida
da Il Secolo XIX