Ingredienti: carne nazionale, olio extravergine di oliva, Asiago Dop e crema di carciofi romani. Troppo sano per piacere ai clienti del McDonald’s: il panino del ministro è sparito dall’offerta del fast food. Niente cipolle, niente salsa barbecue, niente fritto. Niente porcherie, insomma, ed è forse questo il motivo principale per cui McItaly, il panino lanciato dall’ex ministro dell’agricoltura Luigi Zaia (ora governatore del Veneto), non ha avuto il successo sperato.
Ma forse nemmeno lui e chi ha inventato il panino all’italiana ha frequentato abbastanza la catena di fast food. Altrimenti saprebbe che al McDonald’s, oltre che per i prezzi bassi, si va apposta per mangiare quelle meravigliose porcherie che normalmente ci sono vietate dal medico, da amici e parenti, dalle pagine salute. Il povero McItaly non poteva competere con il doppio strato di carne, pancetta, cipolle di un Big Mac grondante di salse. Chi al junk food preferisce un’alimentazione più sana, va a pranzo dalla nonna.
Nonostante il patrocinio del Mipaf (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali), sembra che gli italiani non abbiano apprezzato il prodotto 100% made in Italy, che è rimasto nei menu della catena americana solo per qualche mese.
E i maligni sostengono che la sua iniziale tenuta fosse dovuta prevalentemente al gadget – un bicchiere – che veniva abbinato al McItaly. Il panino italiano al McDonald’s era stato promosso da una campagna pubblicitaria, ma anche da qualche polemica, che aveva fatto seguito alle dichiarazioni del “McMinistro” Zaia al momento del lancio