Si torna a discutere dopo mesi sull’utilità o meno dei delegati al comune di Massa assunti dal sindaco Roberto Pucci con la delibera 256 nel 2008. A riaccendere la polemica il consigliere del popolo delle libertà Alessandro Amorese che punta l’incide contro Cinzia Angelotti, Elena Emma Cordoni, Fabio Vullo e Giovanni Della Pina. Come Consigliere Comunale di Massa, dice Amorese, credo che dopo quasi due anni vada fatto un bilancio sull’attività svolta da questi delegati. Credo che sia una necessità dei cittadini ed anche degli incaricati, ha detto il conigliere del pdl, poter pubblicamente spiegare in cosa è consistito il proprio lavoro, i risultati raggiunti, i progetti, le problematiche, il rapporto con l’Amministrazione e la cittadinanza. Sono convinto che per i quattro ‘delegati’ non ci sia luogo migliore del Consiglio Comunale, dove svolgere una dettagliata relazione sulla propria attività amministrativa. Chiederò quindi con un ordine del giorno o una mozione di dedicare uno o più consigli comunali a queste relazioni con annesso dibattito. Ma la critica si accentua in particolare su Giovanni della Pina. Sono dell’avviso, ha detto Amorese, che si tratti di deleghe importanti e alcune di esse fondamentali per la città. Penso a quella per Marina di Massa e a quella per lo Sport. L’attività di Fabio Vullo è sicuramente più conosciuta delle altre e più connessa alle dinamiche amministrative, grazie anche alla Commissione consiliare che ha lo sport tra le proprie materie. Ma le altre? Non ci sarebbe traccia ad esempio, secondo Amorese, dell’attività svolta dal Dott. Della Pina, come ‘analisi e studio dell’andamento economico delle aziende partecipate. Le deleghe, ha concluso il consigliere del PDL costano alla cittadinanza migliaia di euro l’anno e quantomeno meritiamo di conoscerne impegno e risultati.