Emanati, oggi, i provvedimenti attuativi dei nuovi criteri di valutazione di accesso al Fondo centrale di garanzia per le Pmi. Modificati, dunque, i parametri, caratterizzandoli di maggiore flessibilità e velocità delle procedure di ammissione. Si tratta di un cambiamento significativo frutto della condivisione da parte di tutte le categorie presenti nel Comitato di Gestione del Fondo di Garanzia per le Pmi. Uno strumento importantissimo secondo Confartigianato che, da sempre, vede il Fondo Centrale di Garanzia come mezzo per superare la crisi. I criteri per l’accesso al credito sono stati aggiornati e rivisti per estendere la garanzia dello Stato anche a quelle aziende sane che hanno subito la crisi, ma che rappresentano un tessuto forte e robusto che farà da leva per la ripresa. Nel dettaglio, queste le novità approvate: semplificazioni procedurali per le richieste di garanzia su operazioni di importo ridotto da parte di imprese start up; ampliamento dell’accesso alle procedure semplificate; aumento dell’importo massimo ammissibile alla procedura di microcredito da 75.000 euro a 100.000 ed estensione anche alle aziende che hanno presentato una perdita in uno degli ultimi due bilanci. L’Osservatorio del Comitato di Gestione, soprattutto per i primi sei mesi della riforma, terrà sotto controllo l’andamento dei nuovi criteri, che potranno, eventualmente, essere perfezionati e ri-tarati tenendo conto, ad esempio, delle differenze che caratterizzano le imprese italiane. Oltre alla revisione dei criteri, nel 2009, sono state apportate altre importanti novità: l’ampliamento della dotazione a 1,6 miliardi di euro da qui al 2012, l’estensione del Fondo alle imprese artigiane e l’aggiunta di una sezione speciale per il settore trasporti, per i quali sono stati versati 50 milioni di euro.