MOZIONE
Oggetto: Per la valorizzazione della nostra identità ed in merito all’esposizione del Crocifisso nelle scuole pubbliche alla luce della sentenza emanata dalla corte europea per i diritti dell’uomo.
Il Consiglio Comunale di Carrara:
Con riferimento alla sentenza con la quale la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha stabilito che la presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche costituisce una “violazione del diritto dei genitori ad educare i figli secondo le convinzioni” e una violazione alla “libertà di religione degli alunni”;
Preso atto che la Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989 all’art. 29 prevede che il ragazzo sia educato “nel rispetto dei valori nazionali del Paese nel quale vive”;
Preso atto altresì che il Consiglio di Stato con sentenza dell’ 11 febbraio 2006 prevedeva:
– “anche in un orizzonte laico, diverso da quello religioso che gli è proprio, il Crocifisso può ricoprire una funzione simbolica altamente educativa, a prescindere dalla religione professata dagli alunni”;
– “il Crocifisso in Italia è atto ad esprimere, in chiave simbolica ma in modo adeguato, l’origine religiosa dei valori di tolleranza, di rispetto reciproco, di valorizzazione della persona, di affermazione dei suoi diritti, di riguardo alla sua libertà di autonomia della coscienza morale nei confronti dell’autorità, di solidarietà umana, di rifiuto di ogni discriminazione, che connotano la civiltà italiana”;
– “in una sede non religiosa, come la scuola, destinata all’educazione dei giovani, potrà mantenere per i credenti un valore religioso, ma per i non credenti la sua esposizione sarà giustificata ed assumerà un significato non discriminatorio sotto il profilo religioso, se esso è in grado di rappresentare e richiamare in forma sintetica immediatamente percepibile ed intuibile (al pari di ogni simbolo) valori che soggiacciono ed ispirano il nostro ordine costituzionale, fondamento del nostro convivere civile”;
Considerato che il Crocifisso è simbolo della storia e dell’identità culturale del nostro Paese e che lo stesso da sempre esprime inconfutabilmente valori umani improntati al rispetto, alla comprensione, alla tolleranza, al dialogo, alla strenua difesa dell’inviolabile dignità della persona;
Considerato altresì che la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche non impedisce ad alcun genitore di educare i figli secondo le proprie convinzioni né ad alcuno studente di essere libero di vivere e professare la propria religione;
Rilevato che il Crocifisso ha in sé un valore storico, culturale e civile aldilà del suo aspetto prettamente religioso che rafforza gli stessi principi di convivenza civile improntati alla giustizia e alla dignità della vita;
Ribadito il profondo valore della laicità dello Stato e delle istituzioni quale perno della nostra democrazia;
Ritenuto che un simbolo non possa in alcun modo ledere le libertà altrui ma, tutt’altro, contribuisce positivamente a garantire l’identità propria di un popolo integrato in una società multietnica e multiculturale;
Esprime il proprio dissenso nei confronti di detta sentenza;
Riafferma la necessità e l’opportunità di salvaguardare la presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche italiane;
Invita il Sindaco il Sindaco e la Giunta:
– a difendere e valorizzare la nostra identità nella consapevolezza che solo un’identità vera può aprire ad una integrazione vera e che rinunciare ai propri simboli, alla propria storia e alla propria tradizione rappresenta solo un modo per creare percorsi reciproci di diffidenza e di intolleranza;
– ad esprimere appoggio nei confronti dell’azione del Governo italiano nel ricorso avverso la sentenza della Corte Europea;
– ad emanare, analogamente a quanto accaduto in altri Comuni, un ordinanza che impedisca di levare il Crocifisso dalle aule scolastiche, con relativa sanzione amministrativa.
Riccardo Bruschi – PdL
Consiglio di Stato e Crocefisso. Per chi volesse approfondire in merito alla sentenza del Consiglio di Stato numero 556 del 13 febbraio 2006 (e non 11 come erroneamente riportato nella mozione) può visionare il seguente link. E’ interessante.
http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%206/2005/200507314/Provvedimenti/CDS_200600556_SE.DOC