L’eco delle ronde massesi arriva anche in Consiglio regionale dove l’assemblea, a maggioranza, ha approvato nell’ultima seduta una mozione presentata da Rc, PdCi, Sd e Verdi: un appello, in realtà, alla “mobilitazione di tutti coloro che, memori della tragedia del passato, vogliano impedire nuove avventure reazionarie”, con la richiesta finale di “un impegno chiaro e forte per contrastare la deriva fascistoide che inquina la vita del  paese”.  Con queste premessa è chiaro anche il perchè del voto contrario di An-Pdl, FI-Pdl, Udc e Af-Pdl. Lo scontro in aula tra le varie forze politiche è stato acceso: la mozione è stata presentata dal centro sinistra a seguito dei gravi fatti del luglio scorso avvenuti alla Partaccia; nel testo si afferma che tali episodi rappresentano “i primi frutti dell’attuale irresponsabile politica governativa in materia di sicurezza” e  che ne “costituiscono un esempio emblematico, con un gruppo di persone che si siglano “SSS” e provocano la coscienza antifascista e democratica del territorio”: “E’ stata una provocazione in una provincia medaglia d’oro al valore per la Resistenza_ spiega Anna Annunziata (Pd)_ quelle ronde non autorizzate hanno subito suscitato preoccupazione e infatti siamo giunti agli scontri”. In maniera inaspettata la mozione attacca anche le forze dell’ordine locali, sottolineando che “la Polizia di Stato, che dovrebbe assicurare la legalità e l’ordine costituzionale democratico, è intervenuta paradossalmente contro gli antifascisti” e che “tra le forze dell’ordine ci sono stati comportamenti discutibili” come ha commentato Luca Ciabatti (Rc), ricordando allo stesso tempo come l’Italia abbia già “conosciuto fatti noti di Genova e della caserma Diaz”. “Sono favorevole alla mozione, anche se non mi riconosco nell’intervento di Ciabatti_ ha detto invece Giancarlo Tei (Ps)_ ; le sue affermazioni sulle forze dell’ordine suonano come un attentato alla Repubblica”. Il dibattito si anima con gli interventi del PdL: “Testo assurdo e fuori luogo_ dice Marco Cellai (An-Pdl)_  nel Paese non c’è deriva fascistoide, solo demagogia e strumentalità”; “Documento pretestuoso, steso da una sinistra ipocrita e fanatica, ma anche pericolosa, quando accusa la Polizia di Stato di essere intervenuta contro gli antifascisti, che ricorderei non godono di immunità se fanno qualcosa di male”, ha dichiarato Marcella Amadio (An-PdL); “Linguaggio pericoloso contro le forze di polizia” conferma anche il capogruppo Udc Marco Carraresi; “Problemi seri e reali devono essere discussi in maniera diversa_ ha osservato infine Jacopo Ferri (Af-PdL)_ ; la mozione non dà conto di come si sono svolti realmente i fatti: negli scontri, iniziati con una rissa in un bar, le ronde SSS non sono state coinvolte. Si fa appello ad una mobilitazione di cui non sentiamo alcun bisogno”.