PER AMORE DI VERITA’.
Solo per amore di verità siamo costretti, nostro malgrado, a tornare su di un argomento che riteniamo, almeno per quanto ci riguarda, definitivamente esaurito. Il Sindaco Pucci nelle sue recenti comunicazioni all’ultimo consiglio comunale ha voluto, in qualche modo, giustificare il suo indecoroso comportamento, tenuto in occasione delle primarie del PD, documentato tra l’altro dai molti organi di informazione presenti. A giustificazione del suo comportamento egli avrebbe addotto la motivazione che la presidenza del seggio ove egli si era recato, lo avrebbe ferito nei suoi sentimenti più profondi ricordandogli il luttuoso evento per cui egli risulta interessato da un procedimento giudiziario presso il tribunale di La Spezia. Non comprendiamo il ricorso a tali delicate quanto dolorose argomentazioni anche perché ciò non corrisponde a verità, perlomeno nel senso da lui enunciato. Infatti la presidenza del seggio, alla sua richiesta di procedere alla votazione, non gli consegnava le schede elettorali con la motivazione che egli era escluso dalla possibilità di essere iscritto nell’albo degli elettori per quanto previsto dallo statuto del partito di cui all’art.2 comma 6 e 8. Successivamente a seguito di pressanti richieste, condite da insulti all’indirizzo del seggio, ciò è stato ribadito citando statuto e codice etico. La presidenza del seggio ha mantenuto un comportamento assolutamente irreprensibile nonostante il clima di sopraffazione, come documentato dagli audiovisivi prodotti e rilevato dai presenti, e la situazione non è degenerata solo grazie all’intervento di agenti Digos che, con grande professionalità si sono interposti tra il sindaco Pucci e i membri del seggio, consentendo il deflusso dei presenti ed il ritorno alla normalità. Per cui non vi è stata alcuna offesa ma, semplicemente, la doverosa citazione, peraltro richiesta, dei regolamenti che presiedono alla vita democratica del partito condotta con estrema correttezza. Nelle sue comunicazioni poi, il sindaco Pucci s’interrogava su chi poteva aver suggerito al seggio la citazione del codice etico, o nella sua versione il luttuoso evento, dimenticando che fu egli stesso a dichiarare alla stampa, in occasione delle elezioni amministrative, di essere sottoposto ad un procedimento penale, per cui non vi è alcun cinico suggeritore se non lui medesimo. A tale scopo occorre ribadire infine che il PD, consapevole della delicatezza della questione e la non diretta pertinenza politica, non ha mai, in nessuna occasione, neppure lontanamente strumentalizzato tali vicende. Oggi torniamo al silenzio ed all’impegno politico quotidiano in un grande partito unito e plurale che costituisce la speranza di progresso anche per la nostra città, motivo per cui coerentemente siamo all’opposizione dell’amministrazione Pucci. Ciò non c’impedisce di augurare sinceramente a Pucci che egli possa risolvere positivamente le vicende che l’affliggono, ma nello stesso tempo mentre portiamo rispetto, pretendiamo altrettanto. Per amore di verità.