I vertici di Gaia Spa, il gestore del servizio idrico dell’ATO 1 Toscana Nord, si sono riuniti in sala giunta del comune di Massa per presentare i primi dati di un rendiconto semestrale fatto sul bilancio, per testimoniare l’andamento dei conti della società. Al tavolo c’erano il Presidente Filippo Eugene Luchi, il vice presidente Gianmaria Nardi, il neo Direttore Paolo Peruzzi, Alfredo De Girolamo presidente di Cispel Toscana e Giuliano Minuto consigliere del Cda. Intanto le “cattive” notizie: la società attualmente vive una crisi finanziaria legata esclusivamente alla mancata applicazione degli adeguamenti tariffari, previsti dal Piano d’Ambito per gli anni 2006/2008; significa che la società avrebbe dovuto incassare un tot in questi tre anni, ma non lo ha ricevuto interamente; a fronte di un mancato introito però non si è fatta mancare gli investimenti, che secondo lei erano necessari e ha dunque affrontato costi attraverso l’indebitamento a breve con le banche; i pagamenti dei fornitori e dei comuni soci sono stati dilazionati e si stanno ancora saldando. Per superare la crisi finanziaria e tornare ad una situazione di normalità, Gaia ha chiesto l’aumento del capitale sociale di 14 milioni di euro e qui arriva l’altra cattiva notizia: il comune di Massa avrebbe già versato la sua parte, 2 milioni e 820 mila euro (la ricapitalizzazione fu approvata in una seduta di consiglio infuocata), ma non tutti i soci hanno fatto lo stesso, neanche Carrara ha ancora versato e all’appello mancano 5 milioni di euro; il dubbio che i rubinetti di Massa si possano riaprire è emerso durante l’incontro, ma la società ha assicurato che i soci mancanti si sono impegnati a sottoscrivere la futura ricapitalizzazione. Per far tornare in salute Gaia è in atto anche il recupero dei conguagli tariffari, previsto nei prossimi 5 anni e il recupero della morosità che avverrà per il 60% nel 2009 e per il 40% nel 2010. Infine è stato contratto dalla società un finanziamento strutturato per investimenti già realizzati e per quelli previsti per i prossimi anni: si parla di circa 100 milioni di euro in 20 anni. Tra le buone notizie c’è quella che anche Gaia ha stretto un po’la sua cinghia, riducendosi le spese di 1,9 milioni di euro, costi relativi per lo più ad esternalizzazioni e consulenze. Ed ecco la domanda scontata che abbiamo provato a porre ai vertici di Gaia: le bollette aumenteranno per i cittadini? “L’obiettivo è quello di calmierare le tariffe_ ha detto il Direttore Peruzzi_ ma abbiamo una previsione di aumento in linea con le attività d’Ambito e con le altre Ato”. In arrivo ci sarebbero anche co-finanziamenti da parte della Regione e del Governo, per mettere mano alla rete delle fognature, circa 38 mila km in tutta l’ATO 1 e, su Massa, per porre termine al depuratore ex Cersam entro l’inizio della prossima estate.