“Abbiamo approvato uno strumento normativo importante per sostenere le attività che ci aiutano a prevenire il rischio sismico”. E’ questo il primo commento dell’assessore regionale alla protezione civile Marco Betti all’approvazione della legge sul rischio sismico avvenuta nel tardo pomeriggio di oggi in Consiglio regionale. “La legge, ha poi spiegato, favorisce la ricerca, al fine di individuare strumenti di previsione sempre più efficaci, ma anche la formazione degli operatori del settore, sostenendo il miglioramento del patrimonio edilizio e disponendo anche di attività di informazione rivolte a tutti i cittadini. Un insieme di attività eterogenee con una sola finalità: diminuire al massimo il rischio sismico, e i potenziali danni”. Con la legge che è stata approvata, ha poi continuato Betti, si compie un importante passo avanti per la prevenzione. Ma, il lavoro da fare è ancora molto. Dal 2000 a oggi la Regione ha erogato più di 110 milioni di contributi ai comuni, e con questi finanziamenti sono stati messi a norma circa 500 edifici, e altri 500 sono stati monitorati. Ma, come dichiarato dallo stesso assessore Betti ancora manca molto: si stima infatti la necessità di 400 milioni di euro per completare la messa in sicurezza di tutti gli edifici pubblici. “Auspico che si possano individuare rapidamente, specie su scala nazionale, ha concluso Marco Betti, le risorse per completare questo percorso e compiere così un salto di qualità notevole nella riduzione del rischio”.