Una ventina di volontari di Croce Rossa Massa Carrara e venticinque volontari provenienti dagli altri comitati della Toscana ancora una volta sono stati impegnati nello sbarco dei migranti a Marina di Carrara. 

L’impegno di Croce Rossa è stato di uomini, donne e di risorse. Per questo sbarco Croce Rossa ha messo a disposizione cinque pulmini da 9 e 13 posti, un pullman da 50, uno da 30, 2 da 20, 3 fuori strada e 2 ambulanze per garantire e supportare tutte le operazioni di sbarco e di assistenza dei 249 migranti provenienti prevalentemente dal corno d’Africa e che questa mattina hanno trovato approdo in terra apuana. 

Circa duecento migranti sono stati assegnati in località fuori regione, principalmente nel sud Italia. Una cinquantina di persone invece sono stati destinati a località toscane, perchè soggetti fragili o minori. 

Si tratta di uomini, donne, ragazzi, ragazze, bambini e bambine che provengono prevalentemente da Eritrea, Etiopia, Sudan, Yemen e Siria. 

Come da protocollo a bordo sono stati effettuati i primi controlli sanitari ad opera degli operatori della sanità marittima insieme a Croce Rossa che ha coordinato le operazioni di sbarco e ha consegnato ad ogni migrante un kit igienico sanitario messo a disposizione grazie alla convenzione tra Croce Rossa italiana e prefettura di Massa Carrara (modello di riferimento a livello nazionale).

«Il sistema è già stato rodato perché questo è l’undicesimo sbarco» ha sottolineato il prefetto di Massa Carrara, Guido Aprea riferendosi alla collaborazione con Croce Rossa Italiana comitato di Massa Carrara. «E’ un sistema che si è arricchito degli effetti favorevoli della convenzione stipulata – prosegue il prefetto –, che si riferisce non solo al kit igienico sanitario in dotazione per i migranti, ma anche per il sevizio di trasporto ad opera dei volontari di Croce Rossa e che è previsto in via subordinata dalla convenzione, approfittando del massimo della disponibilità che Croce Rossa offre. Questa rete che abbiamo creato viene valorizzata ulteriormente con questo contributo aggiuntivo al sistema dell’accoglienza. E’ sicuramente una procedura che può diventare un modello nazionale». 

«Questo è l’undicesimo sbarco – spiega Giorgio Ricci, presidente del comitato provinciale di Croce Rossa –, ed è stato ad oggi il più numeroso. Marina di Carrara è il secondo porto italiano che dopo Brindisi ha ricevuto più sbarchi (Brindisi è a quota 12). Il modulo di Croce Rossa con il coordinamento regionale permette di avere disponibili un numero di volontari importanti provenienti anche da altre province che conferma la validità della rete messa in campo per garantire il miglior servizio possibile sia dal punto di vista umano che organizzativo». 

Una volta sbarcati i migranti sono stati accompagnati al polo fiere di Marina di Carrara, al cui interno sono stati allestiti ambulatori da parte della Asl e dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Qui i migranti trovano le unità di Croce Rossa per il primo sostegno, come il servizio RFL (per agevolare la comunicazione e il ricongiungimento familiare) per cui i migranti potranno telefonare a casa e alla loro famiglie (servizio che sarà reso disponibile anche in un secondo momento).

Croce Rossa inoltre garantisce anche il servizio SEP, cioè servizio emergenza psicologica con personale altamente specializzato non solo del comitato di Massa Carrara ma anche del comitato regionale. E’ poi compito di Croce Rossa coordinare le attività di trasporto in altre regioni o nelle località toscane dove sono stati assegnati i migranti, salvati dal Mediterraneo dalla Ong Geo Barents.