Un viaggio per immagini che celebra il centenario di vita dello studio e ripercorre la storia e la vita di Carrara dal 1924 a oggi
“Cento foto per cento anni”: una mostra che racconta per immagini la storia di Carrara. Venerdì 2 febbraio alle ore 17 nelle sale di Palazzo Binelli a Carrara inaugura la mostra dedicata al centenario di attività dello Studio Fotografico Michelino, con il patrocinio e il sostegno di Fondazione Cassa di risparmio di Carrara e Comune di Carrara.
Una mostra strutturata in dieci argomenti, con dieci foto per argomento, ciascuna con una didascalia esplicativa. Sono esposte anche le principali macchine fotografiche usate dallo Studio Michelino dagli inizi del ‘900 ad oggi, così come la prima insegna del negozio che è una formella di bronzo inserita in una base di marmo, realizzata appositamente dallo scultore Aldo Buttini, amico di Michelino
Una mostra che in cento scatti ripercorre l’attività dello Studio Fotografico Michelino e al tempo stesso offre un viaggio per immagini nella vita e nella storia di Carrara.
Aperto alla fine del 1923, lo Studio Michelino è sempre rimasto nello stesso stabile sito tra via Manzoni e via Ghiacciaia, a ridosso di Piazza Matteotti a Carrara, e sempre in mano alla stessa famiglia. Il fondatore fu Michele Casseri, detto Michelino, originario di La Spezia, che si trasferì, ancora ragazzino a Carrara, per imparare l’arte della fotografia nello Studio Valenti, il primo studio fotografico che venne aperto in città negli ultimi decenni dell’800.
Dopo vent’anni di lavoro con Valenti, Casseri si mise in proprio cogliendo la possibilità di lavorare in un fondo annesso a uno laboratorio di scultura. Il legame tra marmo e fotografia era fondamentale nella Carrara degli anni ’20 che contava circa 119 laboratori nel solo centro. Il negozio Michelino, infatti, nacque con la dicitura “Fotografia Industriale per il Marmo” e aprì per la prima volta nel fondo che dava su via Ghiacciaia. Dopo cinque anni, Casseri rilevò l’intero stabile e trasferì il negozio nel fondo su via Manzoni da dove non si è mai più spostato. Non avendo figli, Michelino, crebbe i suoi tre nipoti, Augusta, Luigi e Mauro, con i quali viveva, nella strada della fotografia, insieme al suo aiutante, Tonino Molinari, che, in seguito, diventerà marito di Augusta.
Lo Studio Fotografico piano piano diventa famoso anche per i ritratti e generazioni di carraresi del secolo scorso possiedono almeno una foto firmata Michelino: andare da Michelino a farsi la foto era una specie di tappa fissa condivisa a tal punto che, in parte, esiste ancora oggi.
Negli anni ’90 l’eredità dello Studio passò alla terza generazione di Michelino: Michele e Francesco Begali, figli di Mauro, entrambi fotografi, il primo per le principali testate italiane, il secondo alla guida dello Studio. Nella storia di Michelino c’è buona parte della storia della fotografia: dalle enormi macchine in legno alle digitali di oggi, passando per i modelli iconici marchiati Nikon, Hasselblad, Canon, Yashica; dalle lastre in vetro, alle pellicole Kodak e Polaroid all’evanescenza degli scatti digitali.
Nell’archivio Michelino, che parte dalla fine dell’800 perché Casseri portò con sé gli scatti da lui fatti per Valenti, c’è gran parte della storia e del costume di Carrara nel corso di oltre cento anni. Il traguardo significativo sarà celebrato dalla mostra “Cento foto per cento anni” a Palazzo Binelli aperta dal 2 febbraio al 29 marzo, visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17, sabato dalle 17 alle 19.