Le segreterie politiche comunali montignosine di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia intervengono in merito alla nomina della consigliera Donatella Berti come presidentessa della commissione di controllo cava fornace; stupisce che la consigliera Berti non abbia condiviso minimamente la propria intenzione di candidarsi a tale ruolo con la minoranza, di cui dovrebbe far parte.

Al contrario la maggioranza sembrava ben informata su chi nominare e senza batter ciglio ha messo ancora una volta il becco su una nomina che di solito viene decisa dalla minoranza, trattandosi di una commissione di controllo sull’operato della giunta Lorenzetti. Che la Berti fosse molto gradita alla maggioranza lo si era già visto per la nomina del vice presidente del consiglio comunale, ancora una volta deciso dai voti della maggioranza a favore della stessa.

I conti effettivamente tornano, in quanto alle elezioni provinciali, da Montignoso, su cinque voti della minoranza sono arrivati tre voti al candidato presidente di centro destra e un solo voto nullo, dichiaratamente del consigliere Matteucci. Sembra proprio che la vicepresidenza del consiglio e la presidenza della commissione cava fornace Donatella Berti se la sia guadagnata con un chiaro appoggio al Sindaco Lorenzetti alle elezioni provinciali. Ma non si era candidata proprio contro Lorenzetti, come rappresentante di Montignoso Democratica, nelle elezioni comunali dello scorso autunno? La volontà di fare opposizione è svanita con l’inverno, o più probabilmente non è mai esistita.

Con essa, si può considerare finita anche l’esperienza locale di Montignoso Democratica, nata con il chiaro intento di distaccarsi dalle politiche messe in atto dal PD di Lorenzetti e finita a letto con lui, nel peggiore esempio di inciucio offerto da ciò che rimane della sinistra montignosina.

Il centro destra ha fatto bene a non far capitanare l’alternativa politica a finti oppositori, alle scorse elezioni; in paese circola già voce che alcuni tra i più accaniti sostenitori di Montignoso Democratica e detrattori del PD, fuoriusciti dal partito ieri, siano già rientrati e occupino anche posti all’interno dei direttivi di sezione. Se tale voce venisse anch’essa confermata dai fatti, sarebbe l’ulteriore prova che chi voleva capitanare l’intera opposizione montignosina, in realtà cercava solo un posto al sole della politica locale. Anche questo purtroppo, non stupisce i partiti del centro destra, che possono oggi dimostrare ancora una volta di essere l’unica vera alternativa al Partito Democratico.